Dopo il grande successo di Aida al Teatro antico di Taormina (ME), il Mythos Opera Festival, organizzato in collaborazione con la Regione Siciliana, il Parco archeologico di Naxos ed il Comune di Catania, con i patrocini del Ministero dei Beni Culturali, di Rai World, del consolato ucraino in Italia e del comitato Pietro Mascagni, approda in una nuova suggestiva location, il Teatro antico di Tindari (ME).
Il 26 agosto, alle ore 21, andrà in scena il Galà lirico – La Traviata di Giuseppe Verdi, secondo evento stagionale dell’ormai consolidata rassegna dedicata all’opera lirica, che vanta la direzione artistica di Nino Strano. Il Galà lirico vedrà la partecipazione straordinaria, come voce narrante, dell’attrice etnea Guia Jelo. “Penso che Verdi, quando ha messo questo titolo, mi abbia pensata – commenta Guia Jelo – perché questa parola mi suggestiona, in quanto ha un significato forte per l’essere umano, perché traviare vuol dire allontanare dalla via.
E’ un termine usato anticamente per disprezzare persone così soavemente speciali, così sentimentali, così piene di amore e morte, che sono i capisaldi del mondo. Il mondo gira attorno a queste due forze, amore e morte. Ho molta tolleranza per chi subisce questo aggettivo, perché penso che la prostituzione, che sia di alto bordo, che sia di strada, non sempre sia qualche cosa di laido.
Dentro – prosegue l’attrice – c’è l’anima di una donna che ha deciso di vendere il proprio corpo. Verdi è riuscito a parlare d’amore dentro una situazione, per quel periodo, di aberrazione. Io sono ossessionata dal tema dell’amore. Io soffro per il significato cosmico di questa parola. Il 26 agosto leggerò con il cuore, con il massimo della veemenza e della passione, ma leggerò e di sicuro la mia voce sarà rotta dalla commozione. Dedico questa serata a mia nonna materna, Guglielmina, che era talmente innamorata dell’opera che fece un voto per la guarigione di una figlia. Talmente la amava che, straziandosi, rinunciò per tutta la vita ad andare a vedere o ad ascoltare alla radio un’opera lirica. Non siamo riusciti a convincerla fino alla sua morte. E la dedico – conclude la Jelo – anche alla grandissima nonna materna di Gianfranco Pappalardo Fiumara, Maria Teresa. Il talento di Gianfranco lo dobbiamo a lei”.
Anche in questo caso si tratta di una versione ridotta per le ormai note restrizioni causate dal Covid-19. L’adattamento della celebre opera è stato realizzato dal tenore Roberto Cresca. “L’ho pensato diversi anni fa – spiega l’artista – per rendere l’opera più snella e per portarla anche in piccoli teatri che non hanno la possibilità di accogliere grandi masse, tra interpreti, coro ed orchestra. L’abbiamo già fatta, sia con l’orchestra che solo con il pianoforte, ed è sempre stato uno spettacolo molto vincente. Comprende tutti i brani principali de La Traviata e lo spettacolo viene reso fruibile grazie ad una voce narrante che spiega la vicenda. E’ un ottimo modo per avvicinare i neofiti, coloro che non sono mai stati a vedere l’opera, e rendere così più fruibile un vero caposaldo della cultura mondiale ed un grande patrimonio dell’italianità.
Sono molto felice – conclude Cresca – di essere anche l’interprete, così da rivestire più ruoli in questo spettacolo che sento molto mio”.
Sul palco dell’incantevole anfiteatro di Tindari si esibiranno il soprano Anna Koshkina, nei panni dell’affascinante Violetta, il tenore Roberto Cresca, in quelli del protagonista Alfredo, ed il baritono Alessio Quaresima Escobar, nel ruolo di Giorgio Germont. Ad accompagnare gli interpreti al pianoforte sarà il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara, sovrintendente del Mythos Opera Festival. “La Traviata, scritta da Giuseppe Verdi e pubblicata dalle edizioni Ricordi, è stata donata in una versione per pianoforte veramente particolarissima – spiega Gianfranco Pappalardo Fiumara – Questa versione per pianoforte mette in luce il camerismo verdiano ed è una delle pagine più belle scritte per pianoforte.
A Tindari la ascolteremo in una versione raccontata e scritta da Giuseppe Verdi, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Guia Jelo, e avremo la possibilità di ascoltare l’orchestra al pianoforte, che accompagna, appunto, in un camerismo completo i cantanti. Sono molto soddisfatto di poterla fare in uno scenario stupendo come quello del Teatro di Tindari, che è un luogo in cui riecheggia la storia del mito. E il Mythos Opera Festival, fin dalla sua nascita – conclude – accosta l’opera lirica alle sorti del mito e della storia secolare siciliana”.