“Crocetta insista per rottamare la Concordia a Palermo”

Nella conferenza stampa dei giorni scorsi il Capo Dipartimento e Commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli ha annunciato che la rimozione della Costa Concordia dall’isola del Giglio avverrà entro il mese di giugno ma che la decisione sul porto di destinazione finale del  relitto sarà presa già entro il mese di marzo, una volta completate le operazioni di messa in sicurezza dello stesso relitto.

 “Crocetta intervenga convincentemente presso il Ministero delle Infrastrutture affinché la proposta del porto di Palermo come destinazione finale del relitto della Costa Concordia diventi realtà – affermano i deputati regionali Nello Musumeci, Gino Ioppolo e Santi Formica -. A differenza degli altri porti italiani, quello palermitano non ha bisogno di alcun intervento di adeguamento, poiché dispone delle attrezzature idonee al tonnellaggio del relitto della nave, naufragata vicino l’Isola del Giglio e in cui persero la vita anche due siciliane”.

 “Non basta porre la questione e poi non seguirne gli esiti – continuano i deputati Musumeci, Ioppolo e Formica –, altrimenti il sospetto è legittimo: il Presidente della Regione ne parla solo per ottenere il titolo dei giornali. Egli deve credere possibile il risultato finale, in quanto il bacino di carenaggio del Cantiere navale di Palermo non ha bisogno di lavori di adeguamento, è vicino a Tunisi, dove  il relitto dovrebbe essere smantellato nelle sue parti metalliche ma soprattutto perché i lavori, i cui costi ammonterebbero ad oltre 500 milioni di dollari, darebbero lavoro per tre mesi a 200 operai del Cantiere navale di Palermo che attualmente sono in cassa integrazione”.

 

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