Due minorenni di 17 anni sono stati arrestati a Catania per rapina aggravata e lesioni personali gravi. La pattuglia deputata a seguito di ordinanza del questore Mario Della Cioppa, ha visto un uomo vistosamente sanguinante con due ferite lacero contuse al collo, il quale riferiva di essere stato vittima di una rapina avvenuta pochi istanti prima in piazza Teatro Massimo e forniva dettagliate descrizioni di due dei tre autori del reato.
È stata immediatamente diramata una nota per tutte le volanti in zona che si mettevano alla ricerca di malfattori. Dopo alcuni minuti un equipaggio dell’UPGSP in transito per una via del centro storico poco distante dal luogo della rapina, sulla base delle informazioni acquisite e della massima attenzione dei particolari segnali che destano qualsiasi sospetto, intercettava due giovani corrispondenti alle descrizioni dei rapinatori e procedeva al loro controllo. Uno dei due ha tentato di scappare, ma è stato bloccato e così entrambi venivano accompagnati in questura per gli ulteriori accertamenti.
Nel frattempo personale del 118 prestava cure mediche necessarie alla vittima della rapina, cui venivano apposti ben 40 punti di sutura sul collo.
L’uomo raccontava agli agenti quanto accaduto, formalizzando la relativa denuncia. Mentre si trovava in piazza Teatro Massimo veniva invitato da tre giovani a bere una birra e successivamente, mentre transitava in via Invalidi di guerra, veniva assalito. Uno di loro gli puntava il coltello alla gola, il secondo gli bloccava le braccia dietro la schiena per impedire ogni suo movimento e il terzo lo colpiva con violenti pugni al volto e allo sterno per asportare il denaro e il cellulare che aveva nella tasca dei jeans.
La vittima cercava di fuggire, ma in queste concitate fasi il giovane che impugnava il coltello gli sferrava un colpo al collo provocandogli una vistosa ferita. I tre malfattori fuggivano a piedi, riuscendo a rubare solo il denaro contante. Dei fatti accaduti è stato notiziato il pm di turno al tribunale dei minori che disponeva di trasferire i due minori, riconosciuti senza dubbi dalla vittima in un centro di prima accoglienza.