Avevano rubato 4 slot machine piene di denaro. Due ladri in fuga sono stati fermati dai carabinieri a Catania dopo un inseguimento di 20 km. Le manette per Simone Aurora e Francesco Agatino Valenti, rispettivamente 23 e 21 anni, sono scattate alla rotonda Gelso bianco. I due dovranno rispondere di furto aggravato in concorso, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e riciclaggio.
I malviventi viaggiavano su un furgone Turbo Daily risultato rubato lo scorso 10 giugno. Da Catania hanno raggiunto Belpasso dove, con la complicità di almeno altre due persone giunte sul posto, hanno forzato la porta d’ingresso del bar Dolce Venere di via Fiume. Da qui hanno rubato 4 slot machine e le hanno caricate sul mezzo per poi fuggire via.
Una segnalazione pervenuta alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Paternò ha permesso all’equipaggio di una gazzella di intercettare il furgone su cui viaggiavano i due malviventi. Un inseguimento durato per oltre 20 km durante il quale i ladri si sono disfatti di tutti gli arnesi utilizzati per l’effrazione, lanciati letteralmente dal finestrino con l’intento di far desistere i militari dall’inseguimento.
Nella circostanza, grazie al preciso coordinamento tra le centrali operative, diverse pattuglie hanno predisposto una sorta di blocco stradale sulla statale 192, precisamente all’altezza della rotatoria esistente in zona Gelso Bianco, che i due hanno cercato inutilmente di forzare mediante una manovra pericolosa all’indirizzo dei carabinieri appostati.
I criminali, messi alle strette, sono scesi dal mezzo per tentare la fuga a piedi. Un’azione resa vana dagli operanti che li hanno inseguiti, immobilizzati e ammanettati. Uno dei militari, durante le concitate fasi dell’arresto, ha riportato una lussazione alla spalla destra. Le slot, contenenti circa 5.000 euro, sono state recuperate e restituite al legittimo proprietario. Gli arrestati invece sono stati condotti ai domiciliari, mentre il mezzo è stato posto sotto sequestro. Sono ancora in corso le indagini per dare un volto agli altri componenti della banda che hanno preso parte al furto.