È stata denominata Camaleonte l’operazione antimafia condotta all’alba di oggi dagli agenti della polizia di Stato di Catania. È stato disarticolato un imponente sodalizio di stampo mafioso appartenente al clan mafioso Cappello-Bonaccorsi.
Fra i ben 52 indagati, 44 sono finti in carcere, mentre per altre due sono stati disposti gli arresti domiciliari e per sei l’obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanarsi dall’abitazione dalle 22.00 alle 07.00 e con l’obbligo di dichiarare la reperibilità quotidiana per i necessari controlli ed eventuali variazioni di orari e luoghi.
Al vertice dell’organizzazione mafiosa lo storico capomafia Salvatore Cappello, ergastolano e detenuto nel regime duro del 41 bis. Un’associazione mafiosa, secondo le accuse della procura, dedita alla commissione di delitti contro la persona quali omicidi perpetrati per mantenere rapporti di forza sul territorio o per tutelare membri della consorteria, nonché per espandere il proprio predominio criminale. Il clan non disdegnava anche di commettere rapine, furti ed estorsioni e delitti connessi al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Il gruppo criminale, promosso da Cappello e diretto fra gli altri da Sebastiano Balbo, era suddiviso in gruppi operanti nei vari quartieri, tra cui quello organizzato e diretto da Salvo Salvatore Massimiliano, oggi al 41 bis insieme a Giovanni Pantellaro ed Arcidiacono Salvatore; il gruppo dei Carateddi diretto da Concetto BonaccorsI, quello di Monte Po diretto da Mario Strano, quest’ultimo già operante in seno alla famiglia mafiosa Santapaola/Ercolano e successivamente impostosi sul territorio con autonomia decisionale seppure alleato organicamente al clan Cappello/Bonaccorsi e allo storico leader Sebastiano Lo Giudice, nell’ambito della quale associazione i predetti si avvalevano della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere i reati.
Tutto questo, secondo la ricostruzione della procura, per “acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, autorizzazioni e di appalti pubblici e per realizzare profitti o vantaggi ingiusti”. Una parte degli introiti della cosca arrivavano anche dalla gestione delle piazze di spaccio con l’acquisto e smercio di cocaina e marijuana.
Le indagini erano state avviate nel 2017 e sono il naturale proseguimento dell’inchiesta su Sebastiano Sardo, esponente di vertice del gruppo mafioso, a capo di una cellula interna dedita prevalentemente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e si sono concluse nel gennaio del 2019.
La squadra mobile di Catania e gli agenti dello Sco hanno eseguito il sequestro del’intero patrimonio aziendale della SC logistica Srl di Catania, nonché di conti correnti e depositi e rapporti finanziari intrattenuti da Mario Strano, accusato di dirigere il gruppo di Monte Po del clan, legato alla famiglia Santapaola-Ercolano e che si era poi reso autonomo nel rione di azione alleandosi organicamente al clan Cappello-Bonaccorsi.
Le indagini si sono avvalse anche di alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia oltre che di indagini di tipo tradizionale e di attività di captazione effettuate dalla polizia giudiziaria.
Ad essere raggiunti dai procedimenti giudiziari sono stati: Alfio Carmelo Anastasi, 44 anni; Michael Aquilina, 48 anni; Salvatore Arcidiacono, 38 anni; Sebastiano Balbo, 52 anni; Fabio Berti, 45 anni; Concetto Bonaccorsi, 34 anni; Simone Bonaccorsi, 28 anni; Salvatore Castorina, 37 anni; Giovanni Crisafulli, 33 anni; Cristopher Michele Cuffari, 28 anni; Giuseppe Culletta, 24 anni; Salvatore Culletta, 54 anni; Concetto Di Maggio, 60 anni; Ferdinando Di Mauro, 64 anni; Alfredo Ferrera, 37 anni; Andrea Alessandro Fusto, 25 anni; Giovanni Geraci, 41 anni, Andrea Giuffrida, 38 anni; Giuseppe Grasso, 44 anni; Alfio Gresta, 31 anni; Alessia Grillo, 23 anni; Antonino Guardo, 32 anni; Giuseppe La Greca, 35 anni; Giuseppe La Placa, 41 anni; Massimiliano Lizzio, 42 anni; Giuseppe Mannuccia, 37 anni; Salvatore Messina, 42 anni; Lorenzo Cristian Monaco, 32 anni; Massimo Palazzo, 47 anni; Giovanni Pantellaro, 66 anni; Salvatore Pecora, 37 anni; Rosaria Rapisarda, 39 anni; Carmine Romano, 25 anni; Anna Catania Russo, 48 anni; Giuseppa Russo, 50 anni; Vincenzo Salamone, 37 anni; Mario Santonocito, 56 anni; Fabio Santoro, 29 anni; Luca Santoro, 29 anni; Gordon Schembri, 34 anni; Davide Schillace, 60 anni; Luigi Scuderi, 32 anni, Giuseppe Sottile, 33 anni, Nicolò Sottile, 28 anni; Alfio Strano, 55 anni; Concetta Strano, 31 anni; Mario Catania Strano, 55 anni; Goffredo Francesco Treccarichi Scauzzo, 34 anni; Sebastiano Orazio Tucci, 47 anni; Maurizio Valenti, 46 anni; Guido Vasta, 36 anni e Agatina Vitanza, 38 anni.