Continuano le polemiche sulla tariffa IMU a Comiso, nel ragusano. “Grazie alla responsabilità dei consiglieri comunali di maggioranza si sigilla la possibilità di versare l’acconto IMU senza sanzioni ed interessi entro il 30 settembre per chi ha avuto difficoltà economiche a causa della crisi sanitaria. I gruppi di opposizione bocciano la proposta e questo è un dato di fatto – dichiara il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Bellassai – C’è chi vuole gli interessi della città e si assume la responsabilità di approvare gli atti.
Facciamo un po’ di chiarezza, visto che ancora si attende lo streaming delle dirette del consiglio comunale richiesto ben 2 anni fa ed è facile raccontare quello che fa più comodo quando non ci sono spettatori durante le sedute se non le solite persone.
I comuni – sottolinea Bellassai – hanno la possibilità di differire la data della prima rata; l’imposta municipale propria si applica al possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali. La facoltà di differimento dei termini può essere legittimamente esercitata dai comuni con l’esclusivo riferimento alle entrate di propria spettanza e non anche a quelle di competenza statale.
L’amministrazione – continua la consigliera del movimento 5 stelle – decide che il termine da rispettare è il 16 giugno (e lo decide il 17…tempestivi!) inoltre ritenuto di non differire il termine di versamento relativo alla prima rata dell’IMU 2020 e la non applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di versamento dell’acconto IMU 2020 entro il 30 settembre 2020, limitatamente ai contribuenti che hanno registrato difficoltà economiche, da attestarsi entro la data del versamento, a pena di decadenza dal beneficio, su modello predisposto dal comune con esclusione del gettito riservato allo stato derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Ebbene di questo modello non si hanno tracce, non si sa cosa verrà richiesto, chi potrà usufruirne.
Come si sa L’IMU per la prima casa non è dovuto, ma per tutto il resto sì. Immagino tutte quelle aziende, attività che a causa covid sono state costrette a chiudere a fermare le proprie attività. In tanti comuni si stà differendo la prima rata al 30 settembre… tranne a Comiso. Loro – conclude Patrizia Bellassai – confermano la prima rata il 16 giugno!”.