Enna: maxi sequestro di bombole di Gpl, due denunce per frode

È stata denominata “fuga di gas” l’operazione condotta dalla guardia di finanza in provincia di Enna che ha portato al sequestro di 15.000 bombole di gpl e alla denuncia di due persone per frode in commercio.

I controlli sono stati eseguiti dalle fiamme gialle in un’importante società ennese operante nel settore dell’imbottigliamento di gas liquidi. Nelle bombole di Gpl c’erano quantitativi di prodotto inferiore al dichiarato.

Dopo mesi di indagini, anche attraverso le tradizionali tecniche investigative, hanno permesso ai finanzieri di ricostruire le condotte illecite realizzate da G.C., 56 anni, rappresentante legale della società, residente a Regalbuto (Enna) e da G.M., 65 anni, socio dell’azienda residente a Leonforte (Enna), entrambi originari di Catania.

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate quasi 16 mila bombole dai 7 ai 25 kg, sia piene che vuote, contenenti Gpl. Il prodotto sequestrato, risultato essere circa 30.000 kg, se immesso sul mercato avrebbe fruttato ricavi per circa 600 mila euro.

I due uomini sono stati denunciati, in concorso tra loro, per frode nell’esercizio del commercio, divieto di fabbricazione, detenzione, trasporto e vendita di prodotti esplodenti, condotte integrate nella commercializzazione all’ingrosso in diverse province della Sicilia orientale tra Caltanissetta, Ragusa, Enna e Messina e presso operatori della Calabria e del Lazio, di bombole di gas GPL ed altro gas esplodente irregolari.

Le bombole erano custodite nei luoghi di lavoro senza sicurezza, sprovviste in molti casi delle previste periodiche revisioni e con sigilli di garanzia con le punzonature che riportano oltre alle caratteristiche di sicurezza, anche le date delle revisioni decennali previste, spezzate o asportate. In alcuni casi, in 40 anni è risultata effettuata una sola revisione.

I due sono stati denunciati anche per sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali, per aver sottratto GPL o altro gas esplodente da alcune bombole, superando le soglie consentite nelle operazioni di riempimento e travaso dei combustibili. Il prodotto si presume venga rivenduto “in nero” evadendo le imposte gravanti sulla vendita di tali prodotti.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi