I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania hanno arrestato un uomo di 43 anni per atti persecutori. Sabato pomeriggio i militari avevano ricevuto una richiesta d’aiuto da parte di una 41enne catanese che lamentava l’aggressione da parte di un vicino di casa in uno stabile di viale Libertà.
I militari hanno trovato la donna in stato di agitazione mentre l’uomo, chiusosi dentro casa, continuava ad inveire contro di lei nonostante la presenza dei carabinieri.
La donna ha raccontato ai carabinieri di aver già denunciato in passato i comportamenti ostili del vicino che in alcune occasioni l’aveva percossa costringendola alle cure in ospedale.
I militari hanno tentato di far calmare gli animi raccomandando alla donna di avvertire il 112 qualora l’uomo fosse nuovamente andato in escandescenza. La pace è durata solo tre ore perché l’uomo, a seguito del precedente intervento dei carabinieri avvenuto a seguito della richiesta d’aiuto fatta dalla donna, ha iniziato a sbattere i pugni alla sua porta gridandole “dovete morire. Io vi ammazzo. Apri la porta che ti ammazzo” terrorizzando la donna ma anche la madre e il nipote minore che si trovavano con lei nell’appartamenti.
All’arrivo dei carabinieri l’uomo si è barricato in casa chiudendo il portone in ferro, aprendolo soltanto quando aveva ascoltato la richiesta d’intervento da parte dei vigili del fuoco per l’abbattimento della porta. Per l’uomo si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza.