Agenti della guardia di finanza di Enna hanno eseguito un decreto di sequestro di beni su disposizione del tribunale di Caltanissetta, nei confronti del cinquantenne B.S., originario di Troina, nell’ennese, attualmente nel carcere di Caltanissetta per reati di mafia.
Il provvedimento ha consentito il sequestro di un’ulteriore parte del patrimonio mobiliare illecitamente accumulato e riconducibile all’imprenditore già destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’operazione denominata Discovery 2, ritenuto appartenente al gruppo criminale operante nel territorio di Troina, dedito prevalentemente alla commissione di estorsioni e rapine con l’aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso.
Sotto sequestro numerose auto tra cui due Mercedes e un’Alfa Giulia di apprezzabile valore storico, oltre ad un fuoristrada e un mezzo furgonato che vanno ad aggiungersi al precedente provvedimento ablativo eseguito sempre dalle fiamme gialle di Enna nello scorso dicembre. All’epoca erano stati sequestrati 19 appezzamenti di terreno e 4 fabbricati, tutti nella disponibilità dell’uomo, ricadenti nel territorio dell’ennese, per un valore di oltre 200 mila euro.
Nel corso delle operazioni di prevenzione antimafia condotte dai finanzieri, è stata esaminata anche la posizione di un sorvegliato speciale della provincia di Enna già condannato per associazione di stampo mafioso, soggetto all’obbligo per 10 anni di comunicare al competente nucleo di polizia economico-finanziaria della finanza tutte le proprie variazioni patrimoniali. Al non verificarsi della comunicazione prescritta scattano gravi sanzioni penali seguite dalla confisca dei beni non segnalati o del corrispettivo derivante dalla loro cessione a terzi.
Nel corso dell’operazione della finanza, inoltre, è stato contestato ad M.S., 66 anni di Regalbuto, coinvolto nel processo Iblis, di aver posto in essere una serie di improvvide operazioni immobiliari per oltre 600 mila euro omettendo di darne comunicazione. Anche questi beni, su disposizione del tribunale di Enna, sono stati destinati al sequestro preventivo finalizzato alla confisca.
Tra i beni posti sotto sequestro: 7 appartamenti, 2 locali commerciali, 2 autorimesse, 2 fabbricati a destinazione produttiva, 133 ettari di terreno e 5 fabbricati rurali, oltre a liquidità bancarie per 51 mila euro.