È stato rinchiuso in carcere il pregiudicato catanese di 27 anni che picchiava la convivente di fronte ai figlioletti minorenni di 3 e 6 anni.
Un’animata lite, nata presumibilmente per gelosia, che si è protratta per un’intera notte nell’abitazione di viale Mario Rapisardi dove il giovane, dopo aver pronunciato frasi minacciose contro la donna, minacciandola di morte insieme alla sua famiglia, ha iniziato a colpirla con schiaffi e calci costringendo la madre della donna, una 56enne a chiudersi a chiave con i bambini in una delle camera dell’immobile e chiedere aiuto al 112.
Un gesto che ha scatenato la rabbia dell’uomo che ha rivolto pure contro la suocera la sua ira dicendole: “fatti i fatti tuoi e non difendere nessuno”. Ma è stata proprio la telefonata della donna ad essere provvidenziale per aiutare la povera malcapitata.
La vittima, temendo ancora per la propria incolumità e per quella dei figli e della mare, ha rifiutato le cure in ospedale seppure mostrasse chiaramente in viso i segni dell’aggressione subita. L’arrestato è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.