Gli studenti di alcuni istituti comprensivi e superiori di Siracusa sono stati i veri, grandi protagonisti dell’evento organizzato a Villa Reimann dall’associazione “Per la città che vorrei” con il partner Cirs (Comitato italiano reinserimento sociale), nell’ambito della seconda edizione del Festival dell’Educazione sulle orme di Pino Pennisi.
E’ stata una giornata di impegno e di riflessione, arricchita dalle note e dai versi con cui i ragazzi hanno partecipato alla manifestazione intitolata “Io leggo perché…”. Dalla Costituzione italiana all’educazione alla bellezza, passando per il rispetto delle regole nello sport e in classe, tanti gli argomenti affrontati dai ragazzi degli istituti Vittorini, Chindemi, Insolera, Fermi, Cirs ed Elaborando, nei loro lavorati ispirati al tema della legalità.
All’appuntamento ha partecipato anche la moglie di Pino Pennisi, Carmen Castelluccio, che ha detto: “Mi auguro che il festival dell’educazione abbia lunga vita perché rappresenta una straordinaria occasione di dono alla città e un importante momento di incontro tra generazioni”.
Tra i saluti, quelli dell’onorevole Bruno Marziano: “L’augurio è che possa cambiare la coscienza collettiva – ha rilevato – perché cambino i giovani, la loro cultura e il loro sapere”.
Giuseppina Mirabella e Sebastiana Mozzicato del direttivo di “Per la città che vorrei” hanno invece parlato ai ragazzi di due libri che fanno parte della biblioteca dell’associazione: “Buttanissima Sicilia” di Pietrangelo Buttafuoco e “Cose di cosa nostra” scritto da Giovanni Falcone con Marcelle Padovani.
Per il Cirs erano presenti il direttore generale Salvatore Lo Bianco: “L’educazione è un principio cardine del Cirs – ha spiegato – perciò per noi è davvero un onore essere presenti a questo Festival”. Un concetto ribadito anche da Adele Allegra, direttrice didattica regionale del Cirs: “Conoscere e conoscere attraverso la lettura dà un incipit di crescita non solo intellettiva ma anche emotiva ai ragazzi. E questo per noi è fondamentale”.
Ma all’iniziativa ha aderito anche il Centro antiviolenza Nesea di Augusta che, tramite le sue rappresentanti, tra cui la vicepresidente Stefania D’Agostino, ha parlato ai ragazzi dell’importanza di dire no alla violenza sulle donne. Un messaggio poi affidato ai versi della poetessa Elisabetta Ternullo che ha letto la poesia “Il tuo ritratto”.
Roberto Cafiso, direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Asp di Siracusa, ha parlato ai ragazzi di educazione sottolineando come si tratti “di un processo permanente, che non ha un’età, per fare in un modo che tutti, fino a 100 anni, apprendano le nuove tecniche, perché il mondo si evolve, dello stare assieme: rispettandosi e rispettando il prossimo”.
Soddisfatto il presidente dell’associazione “Per la città che vorrei”, Sergio Pillitteri: “È stata un’iniziativa all’impronta dei valori e dei principi, che ci ha lasciato importanti spunti di riflessione ed emozioni. Mi ha molto colpito la grande partecipazione all’evento con una sala stracolma di giovani, di docenti, di associazioni, della città che vuole esserci, sulle orme di Pino Pennisi, sul senso dell’educazione civica intesa come valore indispensabile per una sana società”.