Coralli e specie protette sono stati sequestrati in una gioielleria di Vulcano, nel messinese, dai carabinieri del nucleo Cites di Catania. Nella gioielleria venivano trovati, esposti in vetrina, collane, ciondoli ed altri monili con denti di squalo bianco, con artigli di grandi felini, conchiglie, coralli e rostri di pesce sega, tutte specie protette ricomprese negli allegati al regolamento comunitario.
La convenzione di Washington firmata il 3 marzo del 1973, trova applicazione sia per gli animali vivi, che per quelli morti o per parte di essi. Lo scopo è quello di assicurare che le specie selvatiche di fauna e flora minacciate di estinzione non siano soggette ad uno sfruttamento insostenibile per il loro commercio. Quasi tutte le specie protette delle gioielleria non avevano a corredo alcun documento.
Sono stati così sequestrati dai carabinieri 4 rostri di pesce sega, un cranio di coccodrillo, 5 ciondoli con artiglio di presunta tigre, 3 denti di squalo bianco, 16 conchiglie di Nautilus, 2 conchiglie Tridacne giganti di circa 120 Kg e 40 Kg, 4 pezzi di corallo blu, 15 pezzi di corallo madreporari, 142 artigli di grande felino e un carapace di tartaruga marina.
Il soggetto è stato denunciato alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Si conferma l’impegno dei carabinieri forestali volto alla repressione del commercio illegale di esemplari protetti che rischia di portare all’estinzione numerose importantissime specie con grave danno per la biodiversità.