La città delle cento campane e delle oltre quaranta chiese nel solo centro storico, senza contare le decine delle frazioni attorno: Acireale è sempre stata una roccaforte religiosa che attirava fedeli da tutta la Sicilia.
E dove non poteva la Chiesa, scendevano in campo la tradizione e la mitologia: è il teatro di uno dei più antichi Carnevali d’Italia, il luogo mitico dell’amore tra il pastore Aci e la ninfa Galatea (non la prese bene il ciclope Polifemo, che lo uccise per gelosia).
Acireale ha deciso di mettersi in gioco: a partire proprio dal suo scrigno meglio conservato, visto che Le Vie dei Tesori offre l’occasione di visitare per la prima volta in assoluto, il complesso del Palazzo Vescovile che viene aperto al pubblico con la finestrella “segreta” che monsignor Pasquale Bacile – settimo vescovo di Acireale dal 1964 al 1979 – si fece realizzare per vedere dai suoi appartamenti la cappella del Santissimo.
Il Duomo a fine ‘800 fu congiunto al Palazzo con un cavalcavia disegnato dall’architetto Carlo Cocuccio. Il complesso – Cattedrale, Palazzo vescovile, edifici ecclesiastici e loro corti interne, unite alla basilica dei SS. Pietro e Paolo – costituisce una vera e propria cittadella religiosa.
Acireale è una cittadina che ha tanto da offrire al visitare e al viaggiatore: anche per questo motivo Le Vie dei Tesori la vuole proporre come meta, aprendo 11 luoghi (10 in città e uno fuori porta) che nascondono vere meraviglie, soprattutto chiese dimenticate, per le quali sono stati fondamentali il lavoro sul campo del partner e co-organizzatore Associazione Saiamastra e il supporto della Diocesi e del Comune, dell’IPAB Santonoceto, Legambiente Acireale, del Rettore del Convento San Biagio e dell’Accademia degli Zelanti.
“Con Le Vie dei Tesori scopriremo che la nostra città è ancora più bella di quello che pensiamo: siamo pronti ad accogliere i visitatori che, sono certo, arriveranno” esordisce il sindaco di Acireale, Stefano Alì, con il neo assessore alla Cultura e al Turismo, Fabio Manciagli. “Acireale riceve con questa sua piazza che è già un inno alla bellezza: siamo felici di essere qui – interviene Laura Anello, presidente de Le Vie dei Tesori -. Il nostro è un festival smart, facile, fruibile, ma che ormai è il più importante in Italia tra quelli che si occupano di promozione dei beni culturali”. “Già da qualche anno lavoriamo alla nascita di un Parco Ecclesiale di Acireale: entrare in un luogo e sentirlo raccontare, è quello che tentiamo di fare anche noi. Per questo abbiamo sposato il festival, vorremmo che all’innamoramento per la propria città, i giovani trovino qui uno spunto per un lavoro futuro”, dice don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio Pastorale del Turismo della Diocesi.
“Sono felice che Le Vie dei Tesori abbia accolto la nostra richiesta di inserimento nel festival – Gaetano Grasso dell’associazione Saiamastra -. E’ stato difficile scegliere soltanto dieci luoghi nel centro storico: porteremo i visitatori a conoscere la chiesa di Santa Venera chiusa da una trentina d’anni, che nasconde un ciclo di bassorilievi di stucco di Gianforma; abbiamo il monastero di San Biagio e la chiesa dei Crociferi. E anche la Biblioteca Zelandea dove mostreremo per la prima volta il Liber Rubeus, la raccolta dei diritti concessi alla città nel corso dei secoli, colmo di meravigliose miniature“.
Tre fine settimana a disposizione, venerdì, sabato e domenica, dal 13 al 29 settembre. Le Vie dei Tesori – nato a Palermo, dove ad ogni edizione la città si trasforma in un unico museo diffuso – quest’anno si allarga a quindici centri di tutta la Sicilia: oltre ad Acireale, anche Sciacca, Naro e Sambuca tra cui si creerà di fatto una rete, visto che i coupon saranno validi per visitare i luoghi di tutte e tre le cittadine; poi Caltanissetta, Trapani, Marsala, Siracusa, Noto e Messina. Il 4 ottobre Le Vie dei Tesori si trasferirà invece a Palermo e Catania (5 weekend) e tra il barocco del Ragusano (3 weekend). A Palermo saranno proposti 170 tra luoghi da visitare ed esperienze inedite. I coupon di Acireale saranno validi anche per visitare i luoghi aperti a Catania, in ottobre.
Ed eccoci dunque ad Acireale, città ricostruita nel segno del barocco dopo il terremoto del 1693, anche se la sua fondazione è antichissima: con i Greci e i Romani era un famoso centro termale, grazie alle acque sulfuree provenienti dall’Etna, le stesse apprezzate secoli dopo da Wagner e dalla regina Margherita. Tra i primati, ce n’è uno curioso: negli ultimi anni dell’800 i fratelli Lentini vi portarono il primissimo cinematografo on the road. Camminando per la città ci si imbatte nella Collegiata di San Sebastiano con il Museo del Tesoro con preziosi ostensori e paramenti. Per una scala tortuosa si sale alla torre campanaria da cui si ottiene un impressionante colpo d’occhio sulla città. Ancora chiese? Santa Venera è chiusa da trent’anni, questa sarà un’occasione imperdibile per scoprirla: era la chiesa del settecentesco Conservatorio delle Vergini dove trovavano ricovero le orfanelle fino a quando, ricche di una dote di 20 onze, andavano spose. O anche ‘a chiesa di fimmini (Santa Maria delle Grazie) che è una piccola Cappella Sistina con affreschi straordinari. Serrata per tantissimi anni anche la chiesa del Collegio domenicano dell’Arcangelo Raffaele detto allora “Ritiro delle donzelle oneste”: bellissima e pressoché sconosciuta. La Biblioteca Zelandea metterà in mostra per la prima volta il Liber Rubeus, la raccolta dei diritti concessi alla città nel corso dei secoli, colmo di meravigliose miniature E siccome il festival ama anche i “tesori” non usuali, è da non perdere il fuoriporta: nei giardini di Radicepura, in territorio di Giarre, per scoprire un tesoro di opere d’arte verdi.
LE PASSEGGIATE. Un altro dei must de Le Vie dei Tesori: le passeggiate guidate da esperti, storici, botanici, giornalisti, alla scoperta della città. Ad Acireale se ne organizzeranno due, in tutti i giorni del festival, alle 10 e alle 16, tutte già prenotabili sul sito www.leviedeitesori.it. La prima condurrà fuori porta, un percorso a piedi dalla piazza del Suffragio alle Chiazzette, lungo la Riserva naturale orientata della Timpa. La seconda riporterà in città, alla scoperta di Aci seicentesca, dove a ogni angolo corrisponde un aneddoto, storia o leggenda.
IN PULLMAN ALLA SCOPERTA DEI TESORI. E’ una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, con gite giornaliere da PALERMO. Si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale. INFO al link https://labisiweb.com/categoria.php?tid=43
Da Palermo a d Acireale è previsto un pullman il 22 settembre, partenza alle 7.30 e rientro alle 20 a Palermo, sempre a piazzale Giotto. Il biglietto (25 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare su www.leviedeitesori.it o sul posto.
Le Vie dei Tesori nascono da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono i Comuni, le Diocesi, gli enti, le Soprintendenze; quest’anno, su input dell’assessore Sebastiano Tusa al quale la manifestazione è dedicata, e per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, la Regione Siciliana ha firmato con il festival un innovativo accordo di valorizzazione con cui – pur non attribuendole risorse finanziarie – ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia mettendo a disposizione i luoghi e rendendo più agili i processi decisionali. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.
Insomma, la ricchezza della Sicilia sarà a portata di mano, anzi di coupon, dotati di Qr-code, che si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati all’ingresso dei luoghi. Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti: perché il segreto de Le Vie dei Tesori sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare, visto che il festival l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori. Tutto ruota attorno al portale www.leviedeitesori.it, colmo di curiosità, articoli, immagini.
COME PARTECIPARE A LE VIE DEI TESORI
Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi sul luogo. Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi. Le scuole o i gruppi possono scrivere all’indirizzo mail prenotazioni@leviedeitesori.it. I coupon sono validi anche per partecipare al Festival a Catania (in programma dal 4 al 3 novembre).