Il cantastorie Luigi Di Pino torna con un nuovo sorprendente spettacolo a Giardini Naxos nel messinese dal titolo “E chiamamula cu vera fidi”. Sullo schermo le immagini di un’alba quasi buia. Versi di gabbiani. Sulla destra, in ginocchio, ci sta Nedda, con una coroncina in mano.
Entra in scena Pancrazio, il pescatore. Nedda ha pregato tutta la notte la Madonna per ottenere una grazia…”. Sono le prime suggestioni dell’atteso nuovo spettacolo, “E chiamamula cu vera fidi!”, che il cantastorie Luigi Di Pino porterà sulle scene il prossimo 4 settembre, alle 21, nella centralissima piazza Abate Cacciola di Giardini Naxos (Me).
Per la prima volta l’artista ripostese rappresenterà, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore della Patrona del comune naxiota, la storia di Santa Maria Raccomandata. Un’idea accolta sin da subito con entusiasmo dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nello Lo Turco, da sempre attento alla valorizzazione delle tradizioni locali.
Già lo scorso anno lo spettacolo “I paladini di Francia”, in piazza Municipio a Giardini Naxos, in occasione della festa della Patrona, ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Molto apprezzati l’originale formula di spettacolo ed una magistrale regia attraverso cui Luigi Di Pino ha ripercorso, tra canti, parole e suoni, i propri trascorsi a Giardini Naxos, i luoghi e le persone da lui frequentate, citando e valorizzando molteplici personaggi legati a vario titolo al comune naxiota, tra tutti l’indimenticato Nino Martoglio. Per la festa della Patrona di quest’anno Di Pino ha voluto proporre un’opera che toccasse direttamente il cuore dei cittadini e dei fedeli.
“Ho avuto la netta sensazione che “Qualcuno” mi avesse suggerito l’idea, quasi investendomi di una missione – dichiara il cantastorie – Pur avendola partorita all’interno della mia stessa mente sapevo con certezza che proveniva dal cuore. Era come se sapessi di avere dentro di me l’opera compiuta, si trattava solo di tirarla fuori. Considero questo mio lavoro – prosegue Luigi Di Pino – un atto di riconoscenza nei confronti della città di Giardini Naxos e della popolazione giardinese. Mi propongo infatti, a spettacolo concluso, di consegnare il copione, completo di riferimenti bibliografici, oltreché al sindaco Pancrazio Lo Turco, a Padre Giuseppe, che lo riceverà, come concordato – conclude Di Pino – in rappresentanza della Parrocchia, affinché possa essere conservato negli archivi ecclesiastici”.
La storia che verrà rappresentata prende il via nel 1719 quando venne eretta la prima parrocchia “ai giardini”, dipendente dall’ Arcipretura di Taormina. La tradizione racconta che la parrocchia venne dedicata a Maria per la fede dei marinai e dei loro familiari i quali, prima di avventurarsi in mare, “si raccomandavano”, per essere protetti, alla Madonna. La stesura del copione è stata il frutto di un’attenta e meticolosa ricerca delle fonti storiche, durata alcuni mesi. Un lavoro che Luigi Di Pino ha svolto in collaborazione con il giardinese Rosario Bellingheri, cultore di tradizioni popolari. Tra le fonti utilizzate spiccano il libro “L’abate Salvatore Cacciola” di Padre Agostino lo Cascio; “I frati minori cappuccini in Taormina e Giardini” di Francesco Bottari; ed il volume “Giardini Naxos nel cuore” di Piero Montes, pubblicato recentemente.
Proprio da una delle storie narrate nel volume di Montes, nello specifico uno dei racconti di nonna Angelina, trae spunto l’impalcatura dello spettacolo di Luigi Di Pino. Nonna Angelina narra di un pescatore locale che con la sua grossa imbarcazione era solito spingersi fino ai territori dove era vissuto Gesù. Alla vigilia di un nuovo viaggio egli fu avvicinato da una donna di grande fede che gli chiese la cortesia di portarle da quelle terre benedette un piccolo frammento di legno della croce su cui il Signore era stato crocefisso, perché aveva grande bisogno di quell’aiuto miracoloso.
Il pescatore non seppe dirle di no e le promise che l’avrebbe accontentata. E’ questa la premessa da cui si snodano le vicende che saranno messe in scena il 4 settembre. A rendere l’evento ancora più originale è la formula della narrazione scelta dal cantastorie. Coinvolti infatti tutti i linguaggi dell’arte, dal teatro al canto, dalla poesia alla danza, dalla musica al video, in un cocktail ben dosato che offrirà al pubblico forti e contrastanti emozioni. Una scelta innovativa ma non nuova per l’artista Luigi Di Pino, fra i primi ad intuire, all’alba del terzo millennio, l’esigenza di una rivitalizzazione del canto siciliano, nonché pioniere della nuova generazione di cantastorie siciliani.
Luigi Di Pino avrà l’onore di essere affiancato da attori e cantattori d’eccezione: Ornella Brunetto, Alfio Zappalà, Gianfilippo Tomaselli, Eugenio Patanè ed Angela Giammuso. Sul palco anche la performer taorminese Roberta Pennisi, nei panni di un personaggio surreale. Ad eseguire le musiche dal vivo saranno Alba Roma, al violino; Matteo Briguglio, al tamburo; Angelo Caminiti, alla chitarra; Angelo Triolo, agli effetti sonori; Rosario Tomarchio, al contrabbasso; e Davide Ferraro e Marco Crisafulli, alle fisarmoniche. Il progetto prevede anche la partecipazione del coro della Parrocchia Santa Maria Raccomandata, diretto da Andrea Gialloreto; del gruppo folk “Triskelion” di Roccalumera; del corpo musicale “Carmelo Puglia-Città di Giardini Naxos”; delle scuole di danza “Funny club” di Piedimonte Etneo e “Entra in scena” di Calatabiano, dirette dall’insegnante Claudia Patanè.