Trapani: la Traviata burlesque al luglio musicale trapanese

Con la Traviata di Giuseppe Verdi, andata in scena ieri sera e in replica domani, mercoledì 21 agosto, al teatro open air Giuseppe Di Stefano a Trapani, si concluderà la 71esima stagione lirica dell’ente lulio musicale trapanese.

Si tratta di una ripresa della messinscena firmata da Andrea Cigni lo scorso anno che tanto ha fatto parlare di sé sulla stampa nazionale e non solo. Tra le opere più conosciute e amate al mondo, oltre alla regia di Andrea Cigni, l’opera prodotta dal luglio musicale trapanese porta la firma di Tommaso Lagattolla per le scene e i costumi e di Isa Traversi per le coreografie. Le luci sono di Fiammetta Baldiserri.

Una dimensione da reality nel teatro. Violetta Valéry, interpretata dal soprano Francesca Sassu, qui è accompagnata da un quartetto di grandi voci e presenze sceniche importanti. Valeria Tornatore interpreta Flora Bervoix, Laura Chierici è Annina; Alfredo Germont è Giuseppe Tommaso; Giorgio Germont è Sergio Vitale. Completano il prestigioso cast: Gastone, Bruno Lazzaretti; Il Barone Douphol, Enrico Cossutta; il Marchese d’Obigny, Giovanni La Commare; il dottor Grenvil, Victor Garcìa Sierra; Giuseppe, Rosario Zuccaro; un domestico, Giuseppe Oliveiri; un commissionario, Roberto Agnello.

Un percorso di sviluppo della produzione teatrale, quella del Luglio Musicale, che mira ad esaltare la nuova generazione di interpreti e registi dell’Opera.

Una serata di grande musica e di grande pathos lirico che ha visto protagonisti – come ogni sera all’opera a Trapani – l’Orchestra, il Coro preparato dal Maestro Fabio Modica, il corpo di ballo e i tecnici dell’Ente Luglio Musicale Trapanese.
Parte da uno spirito critico questa produzione. La Traviata, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, è basata sull’opera teatrale La signora delle camelie di Alexandre Dumas (figlio). Accolta con freddezza dal pubblico al suo debutto, giudicata immorale per il tema trattato. La storia è quella di Violetta Valery, giovane cortigiana parigina che si innamora di un giovane di buona famiglia, Alfredo. Più che su alcuni accadimenti esteriori, la storia viene vissuta all’interno della coscienza della protagonista la cui natura umana è scandagliata da Verdi in tutte le sue minime sfumature. Lo stesso Verdi avrebbe voluto che l’opera fosse collocata temporalmente nella contemporaneità della società in cui lui stesso viveva, anziché vederla trasposta dalla Censura 150 anni prima (nel Settecento!) per non dar modo al pubblico di leggere una ‘critica’ alla civile borghesia dell’epoca.
Violetta Valery non è, come la tradizione melodrammatica vorrebbe, una povera donna malata che a causa della propria malattia non può vivere fino in fondo la propria storia d’amore. Violetta Valery era ed è una prostituta che vive di arte, di musica, di spettacolo. In scena una donna che organizza feste ed è artista nella propria sala di spettacolo, il suo club, dove per l’occasione ha organizzato una serata a tema burlesque. Seguita dai danzatori che vi lavorano e dagli invitati in maschera. Pali da lap dance, mentre il tavolo dove si giuoca è una ballerina nuda adagiata su quattro uomini non molto più vestiti. Alfredo, giovane e affamato rampollo borghese, agogna l’ingresso in questa società della quale ha sentito parlare da tempo. Finalmente si presenta l’occasione di essere coinvolto a una di queste serate, di accedervi attraverso un rito iniziatico (un brindisi) per dimostrare che anche lui è all’altezza della situazione e dei suoi ‘amici’.
Il pubblico ha percepito tutta la storia con gli occhi di lei, appassionandosi, innamorandosi, piangendo con lei. Tutto questo fino al catartico finale, scenicamente grandioso eppure così umano. Violetta muore tra le braccia “di quanti ha cari al mondo”.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi