Trampolieri, giocolieri, musicisti, artisti di ogni genere e tantissimi prodotti tipici. Questi sono stati gli ingredienti dell’edizione IX di “Nte vaneddi i Turturici…è arte” organizzata come ogni anno dall’associazione Giovani oricensi. Un evento che richiama nel centro nebroideo del messinese migliaia di visitatori. Una manifestazione che si arricchisce di anno in anno.
Unica nota differente e dalla maggioranza dei visitatori non apprezzata totalmente è stata la scelta di un percorso che ha solo lambito le strette viuzze del centro storico, contrariamente agli scorsi anni. E’ vero che in alcune zone del cuore di Tortorici ci sono delle case pericolanti, in stato di abbandono e degrado. In una addirittura c’è un albero di fico che fuoriesce dal tetto. Anche lo scorso anno la situazione non era migliore, ma la manifestazione si è svolta comunque nelle vie del centro storico, bypassando le stradine con le case pericolanti.
Quest’anno la scelta è stata differente ed è stato dato ampio spazio, contrariamente agli scorsi anni, alla fonderia delle campane Trusso dove si è svolto un appuntamento tra musica, vino e spiegazioni sul funzionamento dell’antica fonderia, anticamente un vanto per il centro nebroideo. Lo aveva già anticipato Yuri Paterniti Martello, coordinatore della manifestazione che auspicava che la scelta potesse “rappresentare un momento di riflessione su ciò che è stato il nostro borgo storico, su ciò che è oggi e su quel che sarà”.
Nte vaneddi è arte è stata una vetrina per ceramiche, merletti, lavori realizzati a mano, artigiani del ferro, del legno e anche per il buon cibo da strada. Non poteva mancare la musica alla chiesa della Batia con il pianista e compositore Paolo Casolo che da anni scarrozza il suo pianoforte con una bicicletta di città in città portando la sua musica nelle piazze d’Europa. A tenere tutti con il naso all’insù in piazza Faranda i “Red one due” con una fiaba fatta da acrobazie, elementi di clownerie e teatro. Tutti i bambini e anche qualche grande, è rimasto con la bocca aperta ad ammirare lo spettacolo di fuoco e musica “full metal blaze” presentato dalla compagnia Circo storto. In piazza Mazzini spazio alla giocoleria con Giorgio Laganà, in arte il Giorgioliere. Fra le strade di Tortorici non potevano mancare i “cunti” con Elio Cassise e i suoni della tradizione siciliana con Pinella Drago, costruttrice di strumenti agro-pastorali, i “du Nini e Menzu”, musicisti e la giovanissima fisarmonicista oricense Martina Armeli.
Per tutta la giornata chiese e musei di Tortorici sono rimasti aperte e in via eccezionale è stata celebrata alle 19.00 la messa in onore del patrono San Sebastiano. Una chiesa gremita, anche da moltissimi forestieri, ha reso omaggio al patrono la cui festa si svolge ogni 20 gennaio.