Marsala (Tp): i Carmina Burana al parco archeologico

La 71a stagione lirica dell’Ente Luglio Musicale Trapanese ospiterà domani 18 luglio, alle ore 21.00, anche i Carmina Burana di Carl Orff, un affresco di poesia medioevale in musica. Il concerto sarà in un luogo “magico”, nuovamente fruibile ai cittadini e ai turisti, ovvero il Parco Archeologico di Lilibeo, il Decumano Massimo che torna imperioso a farsi ammirare.

Per il concerto, canteranno il soprano Alexandra Zabala, il tenore Martin Susnik, il baritono Matteo D’Apolito e un coro diretto dal Maestro Fabio Modica. Sul podio Hobart Earle. L’evento va ad arricchire una stagione che vanta già innumerevoli opere e artisti internazionali. Si tratterà di 24 brani musicati da Orff, prevalentemente in Latino o alto tedesco antico, tratti da una raccolta di testi poetici medievali ritrovati nel monastero bavarese di Banediktbeuern nei pressi di Bad Tölz.

I biglietti del concerto sono già disponibili al Botteghino dell’Ente, a partire da 15 euro, e sarà attivato un servizio di mini bus per raggiungere, da Trapani, la location dell’evento.

Continuano anche gli incontri letterari al San Domenico a cura di Marco Rizzo al chiostro di San Domenico nell’ambito di InChiostro d’autore 2019. La rassegna è dell’ente luglio musicale trapanese con il patrocinio del comune di Trapani e curata dal giornalista e scrittore Marco Rizzo.

Venerdì 19 luglio, non a caso nel giorno dell’anniversario della strage di via d’Amelio, il giallista e giornalista palermitano Salvo Toscano racconterà la vita di un grande poliziotto in Joe Petrosino, il mistero del cadavere nel barile.

Joe Petrosino, un altro italiano illustre, il superpoliziotto che sfidò la mano nera a New York e che, come Paolo Borsellino, fece della legalità la sua missione, è al centro del best seller di Toscano che ha studiato per anni questo pioniere della lotta alla mafia.

Sempre il 19 luglio alle 21.00 appuntamento con il quintetto d’archi dell’accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma al chiostro di San Domenico. Il gruppo è composto da Rosario Genovese e Ruggiero Sfregola ai violini, Gianni Leonetti alla viola, Francesco Di Donna al violoncello, Andrea Pighi al contrabbasso.

Formato dai professori dell’accademia nazionale di Santa Cecilia, il quintetto d’archi trova le sue origini nello studio del repertorio classico unito alle esperienze personali dei cinque musicisti che hanno avuto singolarmente vaste esperienze in altri generi musicali, apportando ognuno il proprio etto di cultura. Il quintetto suona regolarmente per le più prestigiose associazioni concertistiche ottenendo successo di pubblico e critica ad ogni sua performance.

Il programma dei concerti del quintetto è sempre a sorpresa, cioè viene deciso sul momento scegliendo tra brani di ogni tipo e genere: classico rivisitato, rock, jazz, pop, melodico, tango, dance, in base al pubblico che diventa parte attiva del concerto.

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