Proseguono gli appuntamenti a San Vito Lo Capo, nel trapanese, in occasione del Siciliambiente film festival, che coniuga l’impegno per l’ambiente con l’impegno per i diritti umani.
La quarta giornata di programmazione si aprirà alle 21.20 in sala 1 nel giardino di palazzo La Porta, con un corto in concorso nella sezione animazione “Things were better before” di Lu Pulici, interamente realizzato con materiali di scarto. Il film racconta la minaccia sempre più incombente della morte dei nostri oceani.
Alle 21.30 alla presenza del regista Massimo Bondielli, si prosegue con la prima siciliana de “Il sole sulla pelle” in concorso nella sezione documentari. Il film, candidato ai Nastri d’argento, racconta la trasformazione di un dolore privato in una battaglia di civiltà, attraverso la testimonianza e la forza di una delle persone coinvolte nel disastro di Viareggio del 2009 quando un treno carico di gpl scoppiò provocando la morte di 32 persone e molti feriti gravi.
Alle 22.35 si prosegue con un altro documentario italiano in concorso dal titolo “Vivere, che rischio!” di Michele Mellara e Alessandro Rossi che ripercorre la carriera dell’oncologo bolognese Cesare Maltoni, studioso di fama mondiale, il suo ostinato percorso di ricerca e l’impegno costante per promuovere l’importanza della prevenzione.
Intanto, nella seconda sala di proiezione sulla spiaggia di San Vito, dalle 21.15 l’Aamod, archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico presenta il cinema dell’autunno caldo “Battipaglia, autoanalisi di una rivolta” di Luigi Perelli, Giorgio Rambaldi. Alle 21.35 è in programma il terzo capitolo di Spago che intervista l’ambasciatrice cilena Maira Bisquett Chang La Paz. Alle 21.40 per il concorso animazioni è la volta di Per tutta la vita di Roberto Catani dove i protagonisti ripercorreranno in cinque minuti e mezzo i momenti più importanti della loro storia d’amore.
E, ancora, documentari alle 21.45 con Soyalism di Stefano Liberti ed Enrico Parenti che denuncia la sconsiderata coltivazione intensiva della soia, necessaria a nutrire i mega allevamenti di animali e il conseguente sconvolgimento degli equilibri sociali e ambientali del pianeta.
A chiudere la quarta giornata del festival altri tre corti in concorso: alle 22.50 American marriage di Giorgio Arcelli Fontana sulle vie traverse di un immigrato italiano a New York per ottenere le green card. Alle 23.05 detras de los hilos d iLucia Valverde e alle 23.25 chiuderà la serata Prisoner of society del georgiano Rati Tsiteladze, un viaggio nel mondo e nella mente di una giovane transessuale e il pesante sentimento di estraneità che sperimenta nel suo paese.
IL PROGRAMMA DI GIOVEDI’ 18 LUGLIO
Alle 19.30 al tramonto, sulla spiaggia del porto turistico di San Vito, Amnesty International Italia e SiciliAmbiente presentano “Waterpeace”, l’atteso spettacolo con Moni Ovadia (nella foto) e il Coro Ederlezi dell’Accademia d’arte del Dramma Antico di Siracusa e la coreo-regia di Dario La Ferla. In scena l’arrivo dello straniero e gli equilibri della comunità, il diritto umano alla bellezza e all’esistere così come si è. A seguire ci spostiamo in Sala di proiezione 1, a Palazzo La Porta, per assistere alle 21,15 a “In her shoes” (19’) di Maria Iovine, il corto vincitore del Premio Zavattini 2018, un film di montaggio realizzato con materiali d’archivio che racconta un mondo ribaltato in cui le donne sono al potere e gli uomini a casa a badare ai figli.
Alle 21,30, uno dei momenti più significativi del Festival con l’attore Gianmarco Saurino che consegnerà il “Premio Diritti Umani” assegnato da SiciliAmbiente Film Festival e Amnesty International Italia;
Si prosegue con i corti in concorso alle 22.00 con “Torno presto” (6’) alla presenza del regista Giovanni Bufalini e alle 22.10, per la sezione animazione, “Verso le stelle” (8’) di Antonello Piccione, con il racconto, ispirato da una storia vera, della fuga di una famiglia dagli orrori della guerra in Siria. Alle 22,25, per il concorso documentari “The Harvest” (73’) di Andrea Paco Mariani e la storia di Gurwinder, arrivato dal Punjab nelle serre dell’Agro Pontino dove da anni lavora come bracciante, costretto, contro le norme del suo stesso credo, ad assumere sostanze dopanti per reggere i pesanti ritmi di lavoro e mandare i soldi in India. Restiamo in India con il corto che chiude la tornata di proiezioni in Sala 1 “Lal Phite” (24’), del regista Sabyasachi Dey e il salvataggio di una giovane indiana che sta per essere venduta dalla matrigna.
Nel frattempo in Sala 2, ovvero sullo schermo in spiaggia, alle 21,40 il programma propone in concorso nella sezione cortometraggi “Wantoks: dance of resilience in Melanesia” (20’) di Iara Lee un film proveniente dalle Salomone, le isole del Pacifico che si confrontano con le sfide del cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare che minaccia di inghiottire sia la terra che le tradizioni. A seguire alle 22,10 l’ultima delle interviste di Spago: “Donald (“Don”) Trent Jacobs, Aka four arrows” (5’) e la lotta contro Trump e l’oleodotto in costruzione nelle riserve indiane; alle 22,15 il corto “Everything connects” (36’) del giovanissimo regista americano Kevin D’Haeze, che esplora le strategie che le comunità possono mettere in campo per non produrre rifiuti e per costruire uno stile di vita sostenibile. Si chiude alle 22,40 con “The remnants” (72’) di Paolo Barberi e Riccardo Russo per il concorso documentari. L’incredibile racconto di come l’uomo possa trovare vie di resistenza e convertire strumenti di morte come i reperti bellici sparsi nei terreni coltivati, nelle foreste e persino nelle città del Laos, in oggetti utili per affrontare la vita di tutti i giorni.
Diretto dal regista Antonio Bellia, con la direzione organizzativa di Sheila Melosu, il SiciliAmbiente prosegue la programmazione fino a venerdì 19 luglio con la consegna dei Premi SiciliAmbiente 2019 assegnati da due giurie per i lungometraggi e i cortometraggi di cui fanno parte l’attore Gianmarco Saurino, il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, la producer Serena Gramizzi. Della seconda (corti e animazioni), il regista Claudio Collovà, l’attrice Valentina D’Agostino, lo sceneggiatore Roberto Scarpetti e la creativa Miriam Gallina.
Il SiciliAmbiente Film Festival è realizzato grazie al contributo della Regione Siciliana, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia FilmCommission, nell’ambito del progetto “Sensi Contemporanei”, del Comune di San Vito Lo Capo, di Demetra Produzioni e Associazione culturale Cantiere 7, con la collaborazione di ARPASicilia, Amnesty International Italia, Greenpeace Italia e AAMOD.