L’assemblea regionale siciliana ha approvato un ddl sul diritto allo studio. Soddisfazione è stata espressa dalla Flc Cgil. “Finalmente dopo anni di pressioni ed iniziative, che nel 2012 ci hanno visto impegnati nella raccolta di migliaia di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare.
È il tanto atteso primo timido passo di un percorso ancora lungo. La legge siciliana, che arriva ultima in Italia, si limita ad enunciare una serie di principi senza indicare le necessarie coperture finanziarie”. Lo sostengono Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Cgil Sicilia; Daniela Lombardo, componente dell’esecutivo regionale della Rete degli studenti medi Sicilia e Marco Campagna, coordinatore dell’UdU Palermo.
“Tali risorse – precisa Pistorino – sono indispensabili per la piena applicazione della legge e la fruizione del diritto all’istruzione. Il paradosso è che proprio in questi giorni, a causa delle carenze strutturali, di mense scolastiche e locali idonei, la Sicilia è costretta a restituire al Miur ben 96 posti dei 262 stanziati per il potenziamento del tempo pieno”.
“Ci preoccupa l’introduzione del sistema dei prestiti d’onore – sottolinea Campagna – che oggi rischia di sostituire ulteriori sistemi di finanziamento diretto del diritto allo studio. Sistemi che potrebbero essere più efficaci nella missione di migliorare le condizioni degli studenti”.
“Questo traguardo raggiunto da tutti gli studenti e tutte le studentesse – aggiunge Lombardo – non significa che ci fermeremo qua, non siamo ancora soddisfatti. Le piazze e le rivendicazioni continueranno fino a quando non verranno stanziati i finanziamenti per i trasporti, l’edilizia scolastica e i libri di testo. Vogliamo un cambiamento radicale del mondo della scuola e dell’università”.