Palermo: l’architettura del ‘400 al corso di storia dell’arte di BCsicilia

Il prossimo sabato, 1 giugno, alle 10.00, nuova lezione nell’ambito del corso di storia dell’arte di BCsicilia sull’arte del Quattrocento. Un appuntamento organizzato in collaborazione con la residenza universitaria Segesta.

Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia, si terrà la conferenza dal titolo “Architettura del Quattrocento nella Sicilia occidentale”. Relatore sarà Armando Antista, dottore di ricerca in storiia dell’architettura.

L’incontro si svolgerà presso la residenza universitaria Segesta, in via Gaetano Daita, 11 a Palermo. Dal 28 al 30 giugno è prevista la visita guidata a Firenze. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. L’architettura del Quattrocento in Sicilia occidentale è indissolubilmente legata alla sfera aragonese dalla quale promanò, sin dagli albori del secolo, un continuo afflusso di maestri in direzione dei regni dell’Italia meridionale.

Ne furono protagoniste la committenza viceregia e quella legata alle potenti famiglie entrate nell’orbita della corte, mentre gli intensi scambi commerciali fecero il resto. I cantieri del tardogotico, si inseriscono entro un dibattito mediterraneo in cui il controllo della costruzione in pietra da taglio costituisce cifra distintiva.

Nella seconda metà del secolo l’incontro con i maestri marmorari impegnati in precedenza nel cantiere del Castelnuovo di Napoli incoraggiò l’approdo dei linguaggi classicistici di derivazione nord-italiana, avviando la lunga stagione di avvicendamento tra il gotico e il rinascimento che in tutta la Sicilia avrebbe conosciuto dinamiche complesse di confronti e ibridazioni.

Il relatore, Armando Antista, si è laureato in architettura nel 2012 e ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell’architettura nel 2017 con una tesi sull’architettura di età moderna a Malta. Ha condotto ricerche sulla committenza dell’ordine gerosolimitano, sull’evoluzione delle tecnologie costruttive e dei linguaggi architettonici tra XVI e XVIII secolo e sulle relazioni tra Sicilia e l’arcipelago maltese, con particolare riferimento al Val di Noto.

In seguito, ha condotto ulteriori attività scientifiche, partecipando anche all’organizzazione di convegni e mostre sui temi legati alla storia dell’architettura, nell’ambito delle attività scientifiche del dipartimento di architettura dell’università di Palermo e del Musac, museo di storia dell’architettura e della costruzione nel Mediterraneo, a Ragusa Ibla.

 

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