Ufficialmente erano al lavoro, ma in realtà si assentavano spesso. Scoperti a Torregrotta, nel messinese, i furbetti del cartellino. Agenti della guardia di finanza hanno condotto l’operazione denominata Free work.
L’indagine si è avvalsa anche dell’ausilio di telecamere collocate all’ingresso dell’ente dove i dipendenti timbravano i cartellini. Le immagini hanno epermesso di monitorare l’ingresso della sede principale e della sede decentrata del comune. È stato così rilevato che cinque dipendenti comunali in servizio erano soliti assentarsi arbitrariamente dal proprio posto di lavoro.
I furbetti del cartellino andavano via in anticipo dal posto di lavoro oppure uscivano per dedicarsi a faccende personali. Dagli accertamenti della finanza è emerso che ciascuno dei dipendenti sorpresi trascorreva gran pate del tempo del lavoro al bar, mentre altri si recavano in luoghi privati per faccende personali, come ad esempio portare a passeggio i cani.
Attraverso questi comportamenti, i dipendenti assenteisti, pur risultando formalmente in servizio, percepivano la retribuzione ordinaria per l’intera giornata e con la loro assenza creavano un ovvio rallentamento nell’espletamento delle pratiche e degli iter burocratici.
I dipendenti “furbetti” saranno chiamati a rispondere del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. L’operazione rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno della guardia di finanza anche nel comparto della tutela del buon andamento della pubblica amministrazione e del patrimonio pubblico contro gli illeciti commessi da pubblici dipendenti.