Mineo (Ct): Cara, “chiediamo aiuto per garantire la sicurezza”

Oggi la protesta da parte di alcuni migranti ospiti del CARA di Mineo, nel catanese, ha creato numerosi disagi alla popolazione del territorio del Calatino e in particolare agli abitanti di Mineo. “Massima solidarietà a tutti coloro che oggi hanno avuto o continuano ad avere qualche disagio a causa della protesta degli ospiti del CARA. Vicinanza e affetto a tutti gli operatori della struttura che oggi sono stati costretti a evacuare il campo – sottolinea Paolo Ragusa, presidente del Consorzio Sol.Calatino e del Consorzio “Cara Mineo”.

Il Centro per Richiedenti Asilo negli ultimi anni è riuscito a sviluppare al suo interno condizioni di vita e armonia tra gli ospiti e con il territorio attraverso numerose attività che “hanno fatto di Mineo uno dei centri ad alto livello di accoglienza e integrazione, creando anche un circolo economico virtuoso per l’intero territorio «In questi anni noi abbiamo fatto del CARA una risorsa per l’economia e il lavoro del territorio – continua Ragusa – dentro il centro abbiamo vinto la sfida della convivenza, facendo coesistere pacificamente, di norma, nazionalità e razze assai diverse tra esse”.

La crescita del numero degli ospiti presenti nel centro, inevitabilmente crea dei tempi di attesa maggiori per i colloqui da parte della Commissione attua a stabilire l’idoneità allo status di richiedente asilo, e quindi una maggiore insofferenza da parte di chi da tempo permane nel “Villaggio degli Aranci” per un tempo maggiore rispetto a quello che avviene normalmente negli altri CARA d’Italia che ospitano un numero notevolmente più basso di migranti. Pertanto emerge la necessità di un intervento da parte del Governo centrale che in aggiunta alla Commissioni di nuova istituzione garantisca una Commissione dedicata al CARA di Mineo, per far fronte a una maggiore sicurezza. “Abbiamo bisogno dell’aiuto dello Stato che deve garantire maggiore sicurezza e più efficienza della burocrazia! Un grazie al Sindaco di Mineo che per la verità ancora prima di oggi, ha già mobilitato tutti gli organi dello Stato e la prossima settimana “porterà” il Governo a Mineo per affrontare e speriamo, risolvere questi problemi. Solo così potremo vincere la sfida della giusta accoglienza e della buona integrazione – conclude Ragusa”.

Martedì prossimo è prevista la visita del sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, per prendere consapevolezza della necessità di aiuto richiesto.

 

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