E’ durata 40 giorni l’agonia di una turista colpita da un albero in un cantiere forestale di Geraci Siculo nel palermitano. La donna, australiana, 66 anni, in compagnia di suo marito avevano deciso di passare una giornata di svao tra i monti delle Madonie.
I due si erano addentrati tra i boschi del parco, quiindi all’interno di un cantiere forestale, meta di tanti turisti che decidono di vedere le bellezze del territorio in lunghe passeggiate e svago. I due turisti, non accompagnati, non hanno fatto i conti con i lavori degli operatori che stavano abbattendo alberi nel territorio forestale del distretto 9 di Palermo.
Così un albero è caduto colpendo la donna che si è accasciata a terra. Subito soccorsa dagli operai che si trovavano nelle vicinanze e dai soccorritori del 118 di Gangi che ha allertato l’elisoccorso, la donna è stata trasferita all’ospedale Civico di Palermo. La donna ha subito varie fratture interne ed emorragie che hano mostrato difficile la situazione sin da subito.
Sono ancora da capire le dinamiche dell’incidente e di come sia potuto accadere un tale incidente in un cantiere forestale e, dopo tutto questo tempo, ancora nessuna risposta chiara è stata data dagli organi competenti. Solo adesso la procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per il reato di lesioni gravissime. Il marito nel pieno dolore è stato assistito da alcune persone facenti parte di un’associazione di volontari che hanno messo a disposizione il loro supporto affettivo ma, come ben si può capire l’uomo è rimasto solo dall’altra parte del mondo, senza nessun aiuto e assistenza da parte delle istituzioni competenti e di tanti che dovrebbero essere presenti in momenti simili.
Questo incidente di mancata sicurezza e/o gestione (dipende dalle colpe da attribuire) certamente porterà ripercussioni ai tanti turisti che vorranno visitare le bellezze del territorio ma, ancor di più l’inefficienza e la negligenza di chi deve dare risposte alla perdita di una vita umana, specialmente ai familiari che vorranno capire e/o ribattere penalmente andando a cercare i colpevoli.
Antonio David