“Il teatro siamo noi”. Si chiama così la rassegna al teatro di Naso, nel messinese, curata dalla cantautrice siciliana Oriana Civile. Otto spettacoli tra musica, teatro, danza e sand art, sono in programma. Di volta in volto sono abbinati ad esposizioni di artisti legati al territorio.
La rassegna è basata sulla convinzione e sul principio imprescindibile che l’arte, in qualunque forma si esprima, arricchisce l’animo umano, toccando corde profonde dello spirito e spingendo alla riflessione consapevole. L’offerta è variegata per arrivare alla più vasta varietà di pubblico possibile, in particolare quello nebroideo.
La rassegna artistica presentata dall’amministrazione comunale di Naso è stata affidata a Oriana Civile, appassionata studiosa di tradizioni musicali siciliane e stimata figlia di Naso. Il ricco cartellone inizierà il 24 novembre con “Trame streuse di una canta storie” con Eleonora Bordonaro.
Il 22 dicembre è la volta di Pierluigi Pensabene, sassofonista nasitano di fama internazionale, che insieme al suo Skatò Quartet porta in scena KOSMOS – Cose di questo mondo, dialogo tra identità culturali diverse.
L’anno nuovo vede esibirsi Mario Incudine in MIMÌ, da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno che va in scena il 9 gennaio come omaggio al grande artista proprio nel giorno della sua nascita.
Il 15 febbraio è la volta di Salvo Piparo e il suo Lo Scordabolario, un dizionario delle parole perdute che ne rivoluziona il significato antico per proiettarlo in un linguaggio moderno.
Il 15 marzo il Teatro Alfieri di Naso ha l’onore e il piacere di ospitare il grande Flavio Bucci in E pensare che ero partito così bene…
Il 14 aprile i Fratelli Mancuso rivelano tutta la loro esperienza musicale e umana in Un canto essenziale, attraverso la nudità della voce e la scelta attenta degli strumenti.
Il 22 maggio, alla vigilia della strage di Capaci, Stefania Bruno rende Omaggio a Falcone e Borsellino con la sua sabbia tanto effimera quanto commovente.
A chiudere il cartellone, il 14 giugno, Alosha con la danza streusa del suo Il danzastorie di Sicilia, un modo unico e fortemente personale di intendere la Sicilia e la sua tradizione, raccontate in maniera moderna a passi di danza, simbolo di riscatto sociale.