“Serve una deroga alla normativa, sono a rischio 160 posti di lavoro”. Così il deputato all’Ars Antonio Catalfamo, capogruppo di Fratelli d’Italia sul tema dei precari del comune di Milazzo, nel messinese.
In merito Catalfamo ha presentato un’interrogazione a risposta scritta all’Ars. L’interrogazione ricostruisce il quadro normativo e chiede un intervento armonizzato tra governo nazionale e regionale al fine di evitare che la mancata approvazione degli ultimi tre bilanci comporti di fatto l’impossibilità di prorogare i contratti agli oltre 160 precari del comune e che costituiscono quasi la metà dell’organico complessivo.
“Premesso che la normativa regionale è stata adottata in armonia con quanto disposto dal D.L. 133/2016 e dal D.L. 75/2017 ed in particolare con l’art. 20 di quest’ultimo che prevede che la proroga dei contratti può essere adottata solo dopo aver avviato il processo di stabilizzazione con l’approvazione del “Piano triennale dei fabbisogni del personale” e che tale adempimento è precluso agli enti che non abbiano rispettato i vincoli di finanza pubblici e siano in regola con l’approvazione degli strumenti finanziari, risulta evidente come la maggior parte degli enti di che trattasi non è nelle condizioni di garantire la proroga dei contratti in essere dal 1 gennaio 2019.
Per quanto suesposto si chiede a codesto governo regionale quali iniziative intende adottare, anche attraverso le necessarie interlocuzione con il governo nazionale, per consentire concretamente agli enti in dissesto o in riequilibrio finanziario , in deroga alle norme suesposte e nella considerazione che le relative risorse finanziarie sono a totale carico della Regione, la proroga dei contratti del personale in servizio a tempo determinato per l’anno 2019 anche in assenza dell’approvazione degli strumenti finanziari e dei “Piani triennali dei fabbisogni di personale”.
Conclude Catalfamo: “Stiamo cercando di trovare una soluzione a questa impasse burocratica insieme al governo regionale e al sindacato del Csa di Messina che ringraziamo. Milazzo è infatti un caso sui generis non soltato per il dissesto finanziario ma per la mancanza di certezza sui bilanci. Il nostro impegno a supporto di questi lavoratori e delle loro famiglie è sempre stato inderogabile, anche prima di insediarci all’Ars, e per questo ci batteremo per garantire una proroga all’intero comparto.”