Era il 15 settembre del 1993 quando don Pino Puglisi, parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, venne assassinato dalla mafia. Conosceva i suoi assassini. Sapeva che quanto stava facendo (evangelizzare, aprire le porte della chiesa ai bambini, cercare di sconfiggere quel cancro che è la mafia) lo poteva portare alla morte. Ma non si è fermato. Ha proseguito nella sua battaglia condotta a colpi di sorrisi e buone azioni nonché parole.
Nel giorno in cui don Pino Puglisi viene ricordato dalla sua città, da tutto il mondo, e da Papa Francesco che è in queste ore a Palermo, alla nostra redazione è arrivata la poesia a lui dedicata scritta dal poeta Fabio Strinati. Di seguito il testo della lirica
A DON PINO PUGLISI ( Una frase, umile un gesto )
Ragazzi sottratti alla strada.
Ragazzi spesso soli, abbandonati in angoli
di vita stracolmi d’ombra,
dove il tuo sguardo buono,
radice fertile dell’abbondanza
nel cuore di Brancaccio,
spesso li dissetava!
Ragazzi senza scarpe giuste.
Ragazzi usati da un passato povero,
che sul cammino di un itinerario
dove curve improvvise spezzano
le ali alla strada, vivono scalzi di cultura
con uno straccio di lacrime agli occhi…,
per poter camminare al mondo
con lo sguardo rivolto al cielo, o una stella
chiara, educativa, cattolica…,
un vicolo di strada o uno scatolone
col suono della pastorale.
“ Umiltà sul sagrato ai piedi della porta,
come le tue omelie fertili di luce
hanno saputo amare i cuori, o parlare
ai figli nostri che son figli di tutti
e di un futuro, che mai ti potrà
dimenticare “.
(Fabio Strinati)
In queste parole viene tratteggiata molto bene la figura, ma soprattutto l’anima di quel “piccolo” sacerdote che non si è mai piegato. “Dedicare una poesia/preghiera a padre Pino Puglisi – ci dice l’autore Fabio Strinati – è per me come respirare aria fresca, salubre e genuina. E’ stato ed è tuttora per me una figura di vitale importanza, un esempio assoluto ed intramontabile”.
Strinati, nato ad Esanatoglia nel 1983, nelle Marche, è anche artista visivo, compositore e fotografo. Insomma, un artista a tutto tondo. Le sue liriche si trovano in diverse antologie letterarie e riviste fra cui “Il segnale”, “Silarus”, “Osservatorio letterario”.
Strinati è uno studioso dell’olismo, della patafisica, della poesia visiva, sonora, elettronica e concreta. E’ anche il direttore della collana poesia per Il Foglio letterario e cura una rubrica poetica dal nome “Retroscena” sulla rivista trimestrale del Foglio letterario.