Con l’incessante e solenne grido “E gridamu tutti cu na vuci viva viva, San ‘Micenzu” si sono conclusi a Castell’Umberto, nel messinese, i tre giorni di festa in onore del patrono San Vincenzo Ferreri, conosciuto come il “Santo dei miracoli” visto i numerosi miracoli attribuiti. Si tratta di una delle feste più secolari, suggestive e seguite non solo nell’hinterland nebroideo ma di tutta la Sicilia.
Luminarie, bancarelle, spettacoli musicali, fuochi d’artificio hanno fatto da cornice alle tre intense giornate di fede, devozione e di preghiera in onore del Santo Patrono che ha riempito il centro Castanese di devoti, curiosi e visitatori, tanti sono i migranti che rientro nel loro paese natio.
Dopo gli eventi della vigilia, svoltosi regolarmente malgrado le avverse condizioni meteo, ieri, giorno della festa, l’intera comunità castanese si è fermata per rendere e dare omaggio al Santo patrono. Sono state celebrate le Sante Messe alle ore 9.00 alle 11.00 con il panegirico sul Santo tenuto dal neo rettore del Seminario Vescovile della Diocesi di Patti, padre Emanuele Di Santo e concelebrata dall’arciprete Antonino Mastrolembo e da padre Stefano Brancatelli. Nel pomeriggio, subito dopo la celebrazione eucaristica delle 16.00, all’incessante grido dei portatori, ”E gridamu tutti cu na sula vuci viva viva, a San Micenzu”, il simulacro del taumaturgo valenciano è uscito in processione lungo le vie del centro.
Emozionante come sempre l’uscita del simulacro. Bambini, giovani, anziani, uomini e donne partecipano con devozione a questo solenne e commovente momento con gli occhi rivolti alla vara mentre molti chiedono numerose grazie. Subito dopo la sosta in piazza, ha preso il via la processione lungo le vie principali del paese giungendo al “Serro di San Vincenzo” dove la processione si è fermata. Proprio in questo punto San Vincenzo guarda il vecchio borgo, luogo della nascita della devozione verso San Vincenzo e poi perché, come tradizione vuole, un sacerdote umbertino tiene la predica sul Santo e sul paese. La processione si è conclusa con la benedizione di tutti i fedeli intervenuti in Piazza IV Novembre e al termine della venerazione in piazza, la vara ha fatto ingresso in chiesa.
In serata si è svolto il concerto di Don Backy a cura dell’amministrazione comunale, il concerto era previsto per il 22 agosto e rimandato a causa delle avverse condizioni meteo all’ultimo giorno della festa patronale, una sorte di tappa buchi lasciando mal contento nei castanesi. L’ultimo atto della festa patronale si svolgerà stasera, al termine della Santa Messa di Ringraziamento prevista per le 18.00 l’effige del Santo patrono sarà collocata sul suo altare, dove da lì continuerà a proteggere e intercedere per il popolo castanese.
Foto per gentile concessione di Ilenia Franchina.