Erano in due. Rubavano le offerte nella chiesa della SS Annunziata a Forza d’Agrò nel messinese. i carabinieri per questo hanno arrestato due persone.
Le manette sono scattate ai polsi dei catanesi Antonino Miraglia, 44 anni e Grazia Nicolosi, 45 anni. dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato all’interno della chiesa Santissima annunziata di Forza d’Agrò.
I militari della locale Stazione, unitamente ai colleghi delle Stazioni Carabinieri di Sant’Alessio Siculo e Taormina, hanno svolto dei mirati servizi di osservazione nei pressi delle chiese poiché nelle settimane precedenti si erano verificati dei furti in alcuni luoghi di culto dei citati comuni, al fine di prevenire e reprimere eventuali nuovi delitti.
Contestualmente sono state avviate le indagini sui furti dei giorni precedenti che, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nelle Chiese interessate e nelle aree limitrofe, hanno permesso di individuare come, nei precedenti reati consumati, gli autori fossero due persone, un uomo ed una donna, le quali, forzando le cassette delle offerte con un grosso cacciavite, ne prelevavano il contenuto.
I militari della Stazione di Forza d’Agrò durante l’ennesimo servizio di osservazione sono entrati in azione proprio allorquando hanno notato la coppia entrare all’interno della Chiesa SS Annunziata con fare sospetto. Ben presto i due, aiutandosi con degli arnesi da scasso, scardinavano delle cassette delle offerte impossessandosi del denaro che veniva occultato all’interno della borsa della donna.
Fermati immediatamente i due venivano sottoposti a perquisizione personale e veicolare, che permetteva di rinvenire alcuni arnesi da scasso ed i proventi del furto appena commesso e dichiarati in arresto. Espletate le formalità di rito l’uomo e la donna sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Stazione di Giardini Naxos. Nella mattinata odierna sono stati condotti davanti il Tribunale di Messina, ove l’A.G. dopo aver convalidato l’arresto ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti della donna e l’obbligo di dimora nel comune di residenza per l’uomo.