Si è svolto all’aeroporto dell’aeronautica militare di Sigonella a Catania il 92° corso di diritto internazionale umanitario per operatori internazionali. Un evento organizzato dalla commissione nazionale DIU della croce rossa italiana.
All’attività, articolata in circa 30 ore di lezioni frontali e studio di casi pratici, hanno preso parte 23 militari tutti provenienti da enti dislocati a Sigonella (aeroporto, 41° stormo, 11° reparto manutenzione velivoli, AGS-NATO e stazione carabinieri per l’AM).
Le lezioni sono state tenute da docenti universitari ed altri istruttori di livello superiore della CRI. Il corso è stato suddiviso in sessioni specialistiche attinenti le diverse tematiche del diritto internazionale applicabile ai conflitti armati. Durante le lezioni sono stati affrontati molteplici ed interessanti temi riguardanti il diritto umanitario, dalle nozioni e principi, al principio di proporzionalità, gli obiettivi militari e beni di carattere civile.
Ed ancora, argomenti d’attualità che riguardano i diritti umani ed il fenomeno migratorio, l’esperienza della CRI, il trattamento dei prigionieri di guerra, l’emblema di protezione con l’uso e l’abuso e il III° protocollo addizionale, il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
Il corso, diretto dalla Sorella Katia Liuzzo, ha avuto positivo svolgimento grazie anche al contributo logistico fornito dal Comitato CRI di Catania, il cui presidente Stefano Principato, nell’apprezzare il supporto e l’ospitalità della forza armata, si è complimentato con i docenti CRI e ringraziato la cattedra di diritto internazionale dell’Università degli Studi di Catania per il concorso scientifico-didattico fornito nell’occasione.
A chiusura del corso sono stati consegnati i diplomi ai nuovi Operatori Internazionali, evidenziando l’importanza di questa attività ai fini della preparazione del personale militare delle Forze Armate, chiamato a partecipare ad operazioni fuori dai confini nazionali.
Il comandante del 41° stormo e dell’aeroporto di Sigonella, colonnello pilota Francesco Frare, nel ringraziare la CRI per la presenza costante intorno alla collettività, ha apprezzato la costanza e l’interesse dei frequentatori ed auspicato altre attività similari, considerate le probabili future esperienze di impiego effettivo sul campo delle donne ed uomini dell’AM proprio come quelli della CRI.