Sarà inaugurata il 13 aprile alle 18.00 presso la fondazione Brodbeck di Catania la mostra “EgoEco” a cura degli studenti del laboratorio in prograttazione curatoriale: storia e pratica della curatela d’arte”, curata da valentina Lucia Barbagallo per il dipartimento di scienze umanistiche dell’università di Catania e gli artisti dell’accademia di belle arti, del corso di pittura di Gianluca Lombardo.
Novità di questa quarta edizione è la sinergia tra Università e Accademia che hanno accolto e promosso quest’attività didattica che vede in prima linea gli studenti di entrambe le istituzioni nei panni, rispettivamente, di curatori, coordinati dalla Dott.ssa Valentina Lucia Barbagallo e da Gianluca Collica (gallerista e direttore artistico della Fondazione Brodbeck) e di artisti, coordinati dal prof. Gianluca Lombardo.
EgoEco esprime il desiderio dell’individuo di costruire relazioni con la realtà collettiva che lo circonda: l’ego è l’artista, l’eco la sua ricerca espressiva. Ricalcando il fenomeno per il quale il suono si riflette su oggetti che lo rimandano indietro modificato, le opere come fossero eco producono percezioni che si diffondono nella mente e nell’interiorità di chi le osserva. Una volta tornata alla fonte che l’ha prodotta, essa genera dibattito e patrimonio condiviso poiché il dialogo tra identità e alterità si rivela oggi strumento necessario per costruire un ponte di comunicazione tra l’io e l’altro, sostenere una rivoluzione contenutistica personale e garantire la sopravvivenza della diversità soggettiva.
Il progetto propone opere realizzate da una generazione di artisti che indaga la realtà al fine di approdare e restituire nuovi orientamenti individuali, inseriti all’interno di spazi di vita collettiva: il tentativo è di provocare l’immaginario collettivo e cercare di risvegliare una percezione critica, scaturita da scuotimenti interni del proprio io e della propria personalità.
Le opere selezionate sono frutto di una rielaborazione del presente e del passato, un ritorno attraverso la memoria alle radici, ai piccoli dettagli del quotidiano e al senso della vita; sembrano autoprodursi sulla base di alternative fonti di conoscenza come l’ambito familiare, lo stato di abbandono e di gravità nello spazio quotidiano. La ricerca formale, che spazia dalla pittura alla fotografia e alla scultura come ricomposizione, dal video usato come senso della vista, al disegno come codice d’intimità, riconsegna e propone una realtà decifrata. Si percepisce, dunque, il desiderio di innescare un processo di coinvolgimento personale a partire dalla condivisione dell’opera d’arte.
Ulteriore supporto didattico al progetto, è stato dato dal prof. Gianni Latino (docente di Graphic Design coordinatore degli studenti Giuliana Musumeci e Gioele Perri) e dalla prof.ssa Carmen Cardillo (docente di fotografia coordinatrice delle studentesse Eleonora Barilà, Maria Rita Giglio, Luana Paladino, Serena Taverna e Smeralda Vadalà) dell’Accademia di Belle Arti di Catania che hanno coordinato e seguito la progettazione e la realizzazione del catalogo della mostra, un folio, che racconta e restituisce al pubblico, attraverso immagini e parole, tutte le fasi del progetto espositivo, verrà presentato in occasione del finissage il 20 aprile alle ore 18.00 presso la Fondazione Brodbeck.