Dopo la presa di posizione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a seguito dell’ennesima aggressione di ieri in un ospedale, questa volta a Palermo, interviene la Fsi-Usae che dice: “Siamo disposti a collaborare”.
“Finalmente è arrivata la presa di posizione del governo Musumeci. Ci sono voluti anni di denunce alle varie prefetture e numerose richieste di attenzione da parte di questo sindacato – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, federazione sindacati indipendenti – L’ultimo episodio di violenza ieri all’ospedale villa Sofia di Palermo”.
“Una situazione ormai allarmante che necessita di una soluzione. Come sindacato esprimiamo solidarietà a quei lavoratori, infermieri, medici, tecnici, oss e ausiliari, offesi dalla violenza e ci associamo a quanto dichiarato dal presidente Musumeci che ha scritto ai nove prefetti della Sicilia, chiedendo loro di convocare al più presto possibile i rispettivi Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, per discutere in quelle sedi le opportune soluzioni. Bisogna fronteggiare questa vera e propria emergenza”.
Dopo l’incontro che il sindacato Fsi-Usae ha avuto con il Questore di Catania Alberto Francini, per fare il punto della situazione sulla questione sicurezza negli ospedali della provincia etnea e individuare congiuntamente le misure idonee ad arginare i numerosi casi di aggressioni al personale sanitario, si chiede adesso incontro urgente con il presidente Musumeci per porre l’attenzione su tutti gli operatori della sanità siciliana e per offrire la propria collaborazione nella risoluzione di questa escalation di aggressioni.