Tortorici (Me): scontro fra vigili, Norita Ciancio presenta una denuncia

Una richiesta di chiarimento con il superiore in merito ad un ordine di servizio è finita con una prognosi di sette giorni. Protagonisti della vicenda la vigilessa Norita Amalia Ciancio Paratore, 60 anni e il commissario dei vigili urbani Emilio Bevacqua. Teatro degli eventi è stato un ufficio del comune di Tortorici (Messina).

La signora Ciancio, come si legge nella denuncia presentata al commissariato di Capo d’Orlando, ha riportato traumi alla spalla e dolori al gomito e al torace. “Alla presenza di molti colleghi che mi prestavano soccorso e mi confortavano – si legge – ero traumatizzata e fortemente scioccata per il gesto subito come donna, professionista e madre e per tali ragioni ero anche in lacrime”.

Motivo del contendere un ordine di servizio che fino alle 09.00 non era stato ancora affisso in bacheca e del quale alle 09.30 il commissario Bevacqua avrebbe sottolineato alla denunciante, dicendole che lo aveva affisso prima delle otto. L’uomo però sarebbe stato smentito sia dalla Ciancio che dalla collega Giuseppa Russo che gli avevano mostrato una foto scattata poco prima in cui non c’era alcun ordine di servizio.

Da qui è nata una piccola diatriba sull’orario di affissione degli ordini di servizio che, secondo la Ciancio doveva essere affisso il giorno prima e secondo Bevacqua non era necessario. A quel punto Norita Ciancio è uscita dalla stanza, ha recuperato il regolamento comunale che ha mostrato al suo superiore il quale in un primo momento “cercava di accartocciare il foglio afferrandolo con una mano, per poi, repentinamente, utilizzando entrambi gli avambracci contro il mio torace, mi spingeva con forza facendomi rovinare contro un armadio in metallo e oltre all’armadio carambolavo anche contro il muro”.

Sul posto sono poi intervenuti i sanitari del 118 che hanno accompagnato la donna al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata di Militello dove oggi dovrà ritornare per un nuovo controllo ortopedico.

Dal canto suo Bevacqua, contattato telefonicamente, racconta che tutto sarebbe nato dall’ordine di servizio per un funerale che la sua collega probabilmente non aveva gradito e così si è arrivati alla discussione. “Tentavo di scansarmi per prendere le mie cose e lei è arretrata di colpo andando a sbattere contro l’armadio, non è successo nulla di quanto viene detto”.

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