Il vicesindaco di Brolo (Messina), Carmelo Gentile, con delega a bilancio, programmazione economica, contenzioso, tributi, semplificazione amministrativa, politiche scolastiche ed educative, ha rassegnato le sue dimissioni, affidandole ad una lettera. “Tale decisione – scrive – muove da motivazioni strettamente personali. Lascio con la consapevolezza di aver adempiuto al mio dovere, nonostante le mille difficoltà che gli enti oggi debbono affrontare. Il mio primo ringraziamento lo rivolgo al nostro gruppo consiliare che, nonostante sia composto da ragazzi alla loro prima esperienza, è stato sempre disponibile e propositivo, permettendomi di lavorare serenamente”.
E poi conclude augurando al sindaco, Salvo Messina e ai suoi colleghi assessori buon lavoro per il prosieguo dell’attività amministrativa, non mancando di ringraziare anche i dipendenti comunali tutti e il segretario comunale. “Un ringraziamento particolare va al mio compagno di viaggio, l’assessore Peppino Magistro, che mi è stato sempre vicino in ogni momento della mia esperienza amministrativa”.
Dopo sette anni di ininterrotta attività amministrativa sembra dunque rompersi l’idillio all’interno della giunta comunale guidata da Salvo Messina. E proprio alla vigilia della discussione in consiglio sul bilancio consuntivo. Un atto che segue le polemiche politiche che hanno portato all’invio dell’ispezione regionale sulla situazione economica dell’ente, richiesta dai consiglieri di opposizione.
Dal canto suo, il primo cittadino brolese risponde con un’altra lettera ricordando a Gentile che “la porta rimarrà sempre aperta…l’amministrazione non dimentica”. Messina si augura che l’ormai ex assessore ed ex vice sindaco “possa risolvere bene, presto e positivamente tutte quelle problematiche strettamente personali che oggi non gli consentono serenamente di continuare il lavoro qui svolto con la mia amministrazione. Lo ringrazio politicamente, ma soprattutto personalmente – conclude Messina – in quanto il rapporto che mi lega a Carmelo supera ogni dialettica politica”.
Maria Chiara Ferraù