Madonie (Pa): la gente assiste inerte ad una realtà abbandonata nei fatti
Giorno dopo giorno, in attesa di un qualcosa che non arriva, il territorio madonita mette in atto la realtà di vivere in un territorio abbandonato da tutti. In primis dagli stessi,poi dalle autorità comunali e alla fine, da istituzioni che non danno la giusta attenzione dei fatti reali e concreti di tanta gente che vive e soffre nei propri paesi.
Realtà che si amplificano e, dove si mettono in risalto dei paradossi che ormai non possono più nascondersi dietro un qualcosa che….. purtroppo c’è.
Difficoltà perenni e durature come quelle dell’Ospedale di Petralia Sottana ove mercoledi prossimo, 24 gennaio alle ore 10.30, in Commissione sanità si parlerà delle problematiche dell’ospedale, tema trattato da diversi anni, in tutte le salse e dove ancora non si riesce a dare risposte certe su come deve affrontarsi la questione del punto nascite e potenziamento della struttura.
All’ incontro, in rappresentanza del territorio, parteciperanno il sindaco di Petralia Sottana e di Castellana Sicula, il presidente del consigli comunali di Gangi e l’avvocato Di Vita in rappresentanza del comitato Pro Ospedale.
Situazioni incresciose che hanno visto in atto discussioni e dibattiti in questi anni e anche con istituzioni regionali, per trattare altrettanti temi sociali,logistici ed economici, come il vice presidente ARS Gaetano Armao sulla questione delle Zone Franche Montane e prossimamente anche quella del deputato Claudio Fava che sarà presente a Petralia per capire come vanno….. le cose in genere.
Non bastano più i proclami e le parole di attestazione dei fatti, visto che i paesi madoniti si stanno sgretolando sotto gli occhi di tutti, e seppur si mette in conto che in alcune comunità manca anche il pediatra per curare i bambini , abbiamo detto tutto di come lentamente ci si avvia nel baratro totale. La bellezza del territorio non è corrisposta dalle esigenze e, questo paralizza tanti fatti che si concatenano di conseguenza lasciando scivolare il tutto con un’indifferenza che tutti nascondono ad iniziare dagli stessi che la supportano e sopportano quotidianamente.
Tralasciando alcuni punti cardini (non perché non siano importanti) come quello dei giovani che abbandonano il territorio per studi e per lavoro, alle Madonie non rimane altro che cullarsi sugli allori di una vita sedentaria per soli anziani e per quei pochi esercizi commerciali che ancora vivono sui quel poco che resta. Amara e dura consolazione di tanta gente che dovrebbe e/o vorrebbe gridare al cambiamento ma finchè ci sarà qualcuno che lo fà al suo posto, le problematiche non possono cambiare…!
Antonio David