Le suggestioni dettate da un’opera dell’artista siracusana Lela Pupillo per il manifesto del 54° Festival al Teatro greco di Siracusa e l’annuncio del progetto per la realizzazione di un percorso espositivo nei locali della Fondazione Inda
A poco più di due mesi dal debutto della stagione 2018, il commissario straordinario dell’Inda, Pier Francesco Pinelli, ha presentato il manifesto del ciclo di rappresentazioni classiche che prenderà il via il 10 maggio con Eracle di Euripide diretto da Emma Dante e che vede in cartellone anche Edipo a Colono di Sofocle con la regia di Yannis Kokkos e la commedia I Cavalieri di Aristofane che sarà diretta da Giampiero Solari.
Il manifesto nasce da un’opera dell’artista siracusana Lela Pupillo e dal lavoro di elaborazione grafica di Carmelo Iocolano. A raccontare la propria opera è stata la stessa Lela Pupillo. “Una macchia rossa di acrilico molto liquido che si muove sul foglio creando molteplici suggestioni – ha dichiarato l’artista -. La macchia viene bloccata da una fitta rete di scrittura automatica, impropriamente chiamata frattale, che rimanda all’uniformità nel tempo delle azioni e delle passioni umane, per cui noi oggi possiamo parlare di attualità della tragedia”.
“La presentazione del manifesto è per noi una tappa importante nell’avvicinamento alle rappresentazioni classiche – sono state le parole del commissario straordinario Pinelli -. Tradizionalmente, grazie a un’idea dell’associazione Amici dell’Inda e in particolare di Enrico Di Luciano, il manifesto viene sviluppato attorno all’opera di un’artista contemporaneo”.
Il commissario della Fondazione Inda ha poi annunciato un’importante novità. “Stiamo lavorando alla realizzazione di un piccolo sogno – ha detto Pinelli -. Vogliamo che i locali della Fondazione Inda diventino uno spazio espositivo di arte contemporanea. E’ un sogno che possiamo realizzare anche grazie alle donazioni all’Inda da parte degli artisti che hanno lavorato per noi nel corso degli anni”.
Nel corso della conferenza di questa mattina, il commissario della Fondazione Inda ha infatti presentato anche un’opera donata all’Inda da Paolo Scirpa, autore del manifesto del 51° ciclo di rappresentazioni classiche. Lela Pupillo ha invece donato alla Fondazione il bozzetto dell’opera protagonista del manifesto per il Festival 2018. “Non vogliamo che queste opere restino sotto chiave – ha aggiunto il commissario Pinelli – ma che siano disponibili e fruibili alla città, insieme ai nostri preziosi materiali d’archivio”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Giuseppe Piccione, presidente dell’associazione Amici dell’Inda, e il critico d’arte Ornella Fazzina con un intervento su Lela Pupillo e sull’opera utilizzata per il manifesto. Fazzina ha anche letto una breve lettera di Paolo Scirpa sulla donazione della propria opera alla Fondazione Inda.