Un lutto improvviso ha colto questa mattina il centro nebroideo di PIraino, nel messinese. Un paese piange la scomparsa prematura dell’agente di polizia Tiziano Granata, morto questa mattina intorno alle 08.30 probabilmente per un infarto fulminante.
Tiziano Granata, 40 anni, da sempre era impegnato anche in lotte ambientaliste. Benvoluto da tutti, era responsabile dell’osservatorio ambiente e legalità di Legambiente Sicilia, da sempre impegnato in un’incessante lotta per combattere i crimini ambientali. Attivo nella politica del proprio paese, Granata prestava servizio al commissariato di Sant’Agata di Militello ed è stato anche autore di pubblicazioni scientifiche e saggi sugli illeciti in materia di rifiuti.
Era stato anche membro della scorta dell’ex presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. E proprio Antoci lo ricorda con affetto: “Sono sconvolto – scrive – se ne va un grande servitore dello Stato a cui va il mio pensiero e quello della mia famiglia. Rimarrà sempre nei nostri cuori la gratitudine nei suoi confronti per avere, insieme al vicequestore Manganaro e agli uomini della scorta, fatto in modo, con il suo coraggio e sprezzo del pericolo, che potessi ritornare a casa dalla mia famiglia sano e salvo”.
“Grande investigatore, uomo legato alla tutela dell’ambiente – prosegue Antoci – persona sensibile e integerrima. Invece che ricordarlo preoccupato o impaurito dopo l’agguato mafioso che abbiamo subìto, preferisco ricordare la sua forza, il suo amore per questa terra e le sue parole: <<andiamo avanti, Presidente!>>. Granata era sempre un passo avanti – conclude l’ex presidente del parco dei Nebrodi – ma questa volta è andato troppo avanti e purtroppo adesso questa è una strada senza ritorno”.
Tiziano Granata, laureato in chimica, aveva contribuito a far diventare il commissariato di Sant’Agata di Militello detentore del know-how nazionale sulla lotta alle agromafie nel comparto della tutela della salute pubblica attraverso la lotta agli abigeati e alle macellazioni clandestine.
“E’ anche per lui – conclude Antoci – che non ci fermeremo. È anche per lui che continueremo le nostre battaglie. È anche per lui che faremo di tutto per continuare il suo lavoro.
Oggi il suo cuore non batte più, ma il nostro, più forte di prima, ci imporrà di andare avanti, nonostante tutto e lo faremo fino in fondo. So che Granata sarà sempre al nostro fianco, come quella notte, anche se adesso lo sarà dal cielo. Ed è così che ogni tanto, alzando proprio gli occhi al cielo, potrò ancora salutarlo e, magari, sentire dire da lui la solita frase “andiamo avanti, presidente!””.
Parole di cordoglio anche dal senatore del Pd, Giuseppe Lumia che commenta così la scomparsa del giovane poliziotto. “Granata svolgeva il proprio lavoro con grande competenza e soprattutto con passione. Aveva compreso bene la pericolosità della minaccia delle agromafie nel territorio siciliano, in particolare nei Nebrodi. Anche a lui si devono i risultati ottenuti grazie ad alcune operazioni, come quella sul ciclo delle carni e sugli affari della cosiddetta mafia dei terreni”.
“Ha fatto bene la Procura – conclude Lumia – ad aprire un’indagine per fugare qualsiasi dubbio sulla causa della sua morte. Ai suoi familiari vanno le mie più sentite condoglianze”.