“La morte non è il nulla, Chiara è solamente passata dall’altra parte. È come se fosse andata via per lavoro con qualche anno di anticipo. Quello che eravamo prima, Chiara per noi e noi per Chiara, lo siamo ancora”. Queste parole commoventi del dirigente dell’istituto comprensivo Nello Lombardo di Tortorici, Rinaldo Anastasi, in memoria di Chiara Foti Randazzese, hanno aperto la presentazione dell’opera di don Nino Nuzzo su “Il Santo che non si piegò e non s’inchinò: San Sebastiano martire”.
Nell’aula magna dell’istituto comprensivo oricense dopo le parole del dirigente scolastico è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la diciannovenne morta tragicamente alle prime ore di sabato 20 gennaio in un incidente stradale nel centro nebroideo. Il dirigente Rinaldo Anastasi ha auspicato il ritorno alla vita della sorella Elisa e ha presentato, a nome dell’istituto, il più accorato cordoglio ai genitori di Chiara, alla sorella Alessia e al fratello Matteo e a tutti i parenti per una perdita così grande.
La manifestazione, voluta fortemente dal dirigente scolastico e organizzata dalla docente funzione strumentale per gli interventi e servizi per gli studenti, maestra Edvige Indaimo, ha coinvolto tutti gli studenti delle seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado “Nello Lombardo”. Il dirigente scolastico ha introdotto brevemente il periodo storico in cui visse San Sebastiano, mentre padre Nuzzo ha dialogato con gli studenti sull’opera e sull’importanza di un uomo molto conosciuto ai tempi di Diocleziano perché militare coerente e coraggioso che “mai si piegò al potere e al servilismo politico, preferendo essere miles Christi”.