La guardia di finanza di Gela tassa i guadagni realizzati con lo spaccio di droga. In particolare, con l’operazione denominata “Samarcanda” condotta dalla polizia di Stato, era stata posta fine alla commercializzazione di cocaina proveniente dalla Calabria. Nell’occasione era stata arrestata un’intera banda dedita allo spaccio di sostanze stupefacente.
In questo contesto la compagnia della guardia di finanza di Gela ha avviato una serie di controlli per quantificare e tassare i proventi generati dallo spaccio di droga.
Sulla base delle indagini eseguite e degli incroci con i dati acquisiti dalle altre forze di polizia, i finanzieri di Gela hanno concluso due controlli di carattere fiscale nei confronti del capo della banda e di uno dei favoreggiatori, finalizzati ad attrarre a tassazione i proventi frutto delle attività illecite perpetrate dai due malviventi.
I due arrestati, con il traffico illegale di droga avevano realizzato grossi guadagni e mantenuto un tenore di vita elevato e non certamente proporzionato a quanto dichiarato all’amministrazione finanziaria.
I due soggetti, secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, avevano ottenuto in realtà proventi per oltre 50 mila euro. Si tratta di un’attività che rappresenta un monito importante contro i crimini a caccia di “soldi facili”, chiara evidenza della sinergia tra tutte le forze dell’ordine e la magistratura che ogni giorno si oppongono alla criminalità.