Patti (Me): immigrati, vivace consiglio comunale

A Patti, nel messinese, si è svolto un vivae consiglio comunale sulla questione immigrati nella cittadina del messinese. Per l’occasione è stata data la parola a cittadini e associazioni.

La città di Patti – è emerso dall’incontro – non può sottrarsi alla distribuzione di migranti che, su base nazionale, viene ripartita dal viminale per il tramite dei prefetti.

Per evitare quindi che possa generarsi ua situazione incontrollata, l’amministrazione cittadina propone l’adesione allo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, costituito da una rete di centri di cosidetta di seconda accoglienza, destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale.

Il movimento Patti Città Viva è intervenuto nel dibattito evidenziando, come già fatto con un precedente comunicato, che l’argomento andava discusso in altra sede alla presenza di una più ampia e partecipata assise. “Abbiamo specificato che – si legge nel comunicato – né l’amministrazione cittadina, né il civico consesso, considerata la particolarità dell’argomento, potevano arrogarsi il diritto di rappresentare il volere della città, né tanto meno le associazioni presenti, città viva compresa, potevano essere considerate l’espressione della città di Patti nella sua interezza. Per questi motivi abbiamo sottolineato che il dibattito andava trasferito in altre sedi e con altri strumenti giuridici quali le consulte cittadine e il referendum comunale.

Pur evidenziando innumerevoli dubbi e perplessità sulla gestione del fenomeno su scala nazionale e internazionale, sulla trasparenza e sulla reale condizione di rifugiati e/o profughi dei soggetti che vengono introdotti a migliaia sul territorio italiano, abbiamo chiesto garanzie e certezze. Garanzie di non accogliere clandestini piuttosto che soggetti sfuggiti alla giustizia, garanzie di non generare una nuova forma di speculazione a discapito dei contribuenti e dei cittadini italiani.

A latere dell’intervento abbiamo chiesto comunque al sindaco di esplicitare quale forma di integrazione o di inserimento – conclude la nota – avrebbe previsto per i migranti che probabilmente la città di Patti dovrà ospitare. Abbiamo chiesto espressamente che venissero pianificati dei progetti e delle attività da far espletare a queste persone e che il comune si facesse parte attiva e diligente affinchè si evitasse di introdurre nel territorio individui senza una occupazione o senza progetti finalizzati alla realizzazione di attività socialmente utili”.

Al termine dei lavori il sindaco ha assicurato che avrebbe fatto tesoro dei consigli e suggerimenti ricevuti dal civico consesso e dalle associazioni e cittadini intervenuti.
 

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