I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno sequestrato i beni ai fratelli Giuseppe e Salvatore Villeggiante di Caltagirone, coinvolti in numerosi procedimenti penali per i reati di associazione a delinquere, usura, estorsione, rapina e riciclaggio.
I fratelli Villeggiante, quali gestori di diverse società del calatino operanti nel settore del commercio di autoveicoli, risultano sottoposti a procedimento penale per reati fiscali connessi all’evasione di ingenti imposte.
A fronte delle indagini, le fiamme gialle hanno avviato mirate indagini patrimoniali volte a verificare la coerenza del loro patrimonio e del tenore di vita dei fratelli con i redditi dichiarati.
In particolare, nel corso degli approfondimenti di natura economico finanziaria, che hanno riguardato il periodo dal 2003 al 2016, è stata accertata una ingiustificata sproporizione, pari a circa 2 milioni di euro, tra i redditi dichiarati dai due fratelli e dai componenti dei rispettivi nuclei familiari e il totale degli investimenti da loro realizzati nell’arco di tempo esaminato.
La misura patrimoniale ha riguardato il sequestro di 3 società di capitali (due operanti nel settore del commercio al dettaglio di autoveicoli e una nel settore immobiliare), una società agricola, 52 beni immobili (28 terreni e 24 fabbricati), 190 autoveicoli e diversi rapporti bancari per un valore complessivo di circa quattro milioni e 400 mila euro.