Nuovo sequestro del patrimonio dell’imprenditore di Sant’Agata di Militello (Messina), Antonino Smiriglia. Agenti della Dia di Messina, in sinergia con la Dda guidata da Maurizio De Lucia, stanno sequestrando un patrimonio di oltre un milione di euro di valore.
Il provvedimento d’urgenza ha colpito un’azienda, un fabbricato e 5 terreni fra Sant’Agata di Militello e San Marco d’Alunzio. La misura scaturisce dagli approfondimenti della direzione investigativa antimafia di Messina.
Smiriglia, con la compiacenza di fidati prestanome tra congiunti e collaboratori, era riuscito a “schermare” i suoi interessi imprenditoriali riferibili alla Sud Marmi srl tramite l’acquisto del pacchetto societario entrato in suo possesso da oltre tre anni attraverso la Calcem srl già sottoposta a sequestro di prevenzione a luglio.
Smiriglia è considerato dagli inquirenti legato alla famiglia mafiosa di Mistretta, il cui esponente di vertice era l’ormai deceduto Sebastiano Rampulla, rappresentante di Cosa nostra per l’intera provincia di Messina e fratello di Pietro Rampulla, condannato all’ergastolo dalla corte d’assise d’appello di Caltanissetta e ritenuto l’artificiere della strage di Capaci.
Lo stesso Antonino Smiriglia, pur essendo destinatario di svariate investigazioni giudiziarie di competenza di più distretti giudiziaria, tra cui Omega, Scipione, Dionisio, Autostrada e Montagna, non ha mai subito provvedimenti di condanna per reati associativi o connessi agli ambienti della criminalità organizzata.
Ciò nonostante, gli atti d’indagine svelano la figura dell’imprenditore come legato alla criminalità organizzata prevalentemente nell’area nebroidea e di Barcellona Pozzo di Gotto e, in particolare, alla famiglia di Mistretta influente lungo la fascia costiera tirrenica.
In forza di tali legami affaristici Smiriglia avrebbe ottenuto, attraverso le sue imprese, commesse pubbliche i cui introiti avrebbero in parte rimpinguato le tasche di cosa nostra.
È stato documentato dalle indagini come Smiriglia sia sempre stato vicino a contesti criminali associativi partecipando, anche direttamente, a summit mafiosi essendo un riferimento importante per diverse consorterie criminali, espressioni locali messinesi di Cosa nostra.
Attualmente Smiriglia è imputato in procedimenti penali, pendenti presso la procura di Patti, per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale in ordine a contesti societari nella sua disponibilità.