Armi e droga. I carabinieri della compagnia messinese di Milazzo hanno arrestato un barcellonese per detenzione di droga ai fini dello spaccio e possesso ingiustificato di munizionamento per arma da fuoco.
Prosegue senza sosta il quotidiano impegno dei carabinieri della compagnia di Milazzo finalizzato a contrastare la commissione dei reati e a garantire la sicurezza dei cittadini mamertini.
Ieri i carabinieri di Milazzo, coadiuvati dal personale del nucleo cinofili di Nicolosi, hanno dato corso ad un articolato servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori e di quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti non solo lungo le arterie principali del traffico veicolare, ma anche in quelle parti del territorio posto ai margini del centro cittadino e nella periferia che possono diventare zone di coltura di attività di micro criminalità.
In questa cornice si inserisce l’attività realizzata dai carabinieri che hanno effettuato un’ispezione dell’area su cui insiste l’ex struttura alberghiera “La Silvanetta”, ormai disabitata e in stato d’abbadono divenuta, quindi, potenziale luogo di ritrovo per consumatori di sostanze stupefacenti.
I carabinieri hanno individuato nell’ala est della struttura, la presenza di un giovane barcellonese che aveva abusivamente occupato una delle stanze della struttura. Nel corso del controllo della stanza i militari, assistiti ed indirizzati dal fiuto del cane Auro hanno trovato, abilmente nascosti nel sottotetto: 500 grammi di marijuana, 5 gr di cocaina, un bilancino di precisione, un kit per il confezionamento e la coltivazione della cannabis indica nonché 84 cartucce per fucile di vario calibro.
Per questo i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato Massimo Pirri, 27 anni, pluripregiudicato. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di droga e possesso ingiustificato di munizionamento per arma da fuoco. L’uomo, su disposizione dell’Autorità giudiziaria competente, è stato condotto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa di giudizio direttissimo.