Quindici anni di carcere. È questa la condanna chiesta dal pm per Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise Pipitone, la bambina che a soli quattro anni l’uno settembre del 2004 scomparve da Mazara del Vallo, centro in provincia di Trapani. Secondo i magistrati che sostengono l’accusa, i sostituti procuratori Sabrina Carmazzi e Francesca Rago, sarebbe proprio Jessica la colpevole della scomparsa della piccola. Nel procedimento è coinvolto anche l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, accusato di aver fornito false dichiarazioni al pubblico ministero.
“L’atteggiamento di Jessica Pulizzi – ha sostenuto in aula il pm Carmazzi nel corso della requisitoria – è stato simile a quello di una moglie gelosa più che di una figlia. Jessica nutriva astio nei confronti di Piera Maggio (madre di Denise) per la relazione avuta con suo padre, al punto di ritenerla la vera colpevole della fine del matrimonio dei suoi genitori. Piera Maggio dovrebbe soffrire come ho sofferto io, avrebbe detto Jessica Pulizzi”.
Dopo 9 anni di sospetti e ipotesi, c’è un primo riscontro processuale. Denise Pipitone è scomparsa da casa sua il primo settembre del 2004 intorno a mezzogiorno. Stava giocando proprio di fronte alla propria casa. L’ultima ad averla vista è stata la zia, un quarto d’ora prima di mezzogiorno. Jessica Pulizzi, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, si è presentata nell’aula Borsellino del tribunale di Marsala in compagnia della madre. E spuntano nuove intercettazioni. “Prima del rapimento – ha sottolineato il pubblico ministero – quando aveva 10 anni, Jessica non esita a prendere il telefono e a chiamare una donna molto più grande di lei e che era già madre per dirle: come abbiamo pianto io e Alice deve piangere tuo figlio Kevin. (all’epoca dei fatti Denise non era ancora nata). Con certezza Jessica il giorno del rapimento sapeva della relazione della Maggio con suo padre, nonostante l’imputata, sentita il 19 febbraio scorso, abbia cercato di negarlo. Il 26 ottobre del 2000 Jessica apprende della nascita di Denise, quella bambina avuta dal padre con quella sfascia famiglie e che venendo al mondo rendeva concreto il tradimento del padre. Dal punto di vista di Jessica – ha concluso il pm – Denise era la piccolina che poteva sottrarle le attenzioni del padre, sintesi perfetta del legame esistente con Piera Maggio la quale, a differenza di suo padre, continuava a restare unita ad Antonino Pipitone”.