La vicenda della sezione di Tortorici (Me) dell’Itet di Sant’Agata di Militello sta tenendo tutti con il fiato sospeso. L’anno scolastico è già iniziato e i garage dell’immobile di via Garibaldi, nel centro nebroideo, sono rimasti chiusi al momento. Per la strada non si è sentito l’allegro chiacchierio degli studenti con gli zaini in spalla, nessun traffico di auto di genitori che si avvicinano all’ingresso per accompagnare i propri figli a scuola.
Alcuni genitori di studenti di Tortorici avevano presentato un ricorso al Tar di Palermo chiedendo la sospensione del decreto regionale del 14 febbraio che prevedeva la scomparsa dell’istituto oricense. Adesso, dopo il pronunciamento del tribunale amministrativo regionale di Palermo, atteso per lunedì o al massimo martedì 19 settembre, la scuola riaprirà, come sostiene il primo cittadino, Carmelo Rizzo Nervo
E’ quanto si augurano tutti, compresa la dirigente scolastica dell’Istituto Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonella Emanuele. “Siamo molto speranzosi nella chiusura positiva di una vicenda che ci tiene con il fiato sospeso da diversi mesi.– si legge in una sua nota –Pare ci sia finalmente una convergenza fra tutti gli enti interessati alla vicenda, per cui siamo in attesa di vedere la firma sul decreto di riapertura della sede staccata di Tortorici. Così da evitare il rischio di dispersione scolastica in una località che ha bisogno di strutture e servizi per la crescita della collettività e delle giovani generazioni”. In effetti qualcuno degli studenti iscritto a Tortorici non è andato a scuola. È rimasto a casa in attesa che venga riaperta la sezione staccata del centro nebroideo.
La comunione di intenti per l’apertura della scuola è stata dimostrata anche dall’ex provincia che qualche settimana fa aveva dato la piena disponibilità a risolvere positivamente la questione. Lo scorso 7 settembre la Città metropolitana si era impegnata a trasmettere il proprio atto di disponibilità per mantenere la scuola a Tortorici, rimanendo a carico dell’Ente solo il pagamento delle bollette, a fronte di indicazioni da parte dell’assessorato regionale.
“Il codice meccanografico della scuola – ricorda la consigliera di minoranza, Cinzia Conti Mica – è scomparso. Non esiste più”. Si suppone, dunque, che dopo il pronunciamento del Tar dovrà esserci il via libera alla riapertura non solo da Palermo, ma anche dal ministero dell’istruzione.
Nel frattempo continua il dibattito in consiglio comunale sui locali che dovranno ospitare la scuola superiore dopo la scadenza del comodato d’uso gratuito biennale stipulato tra la famiglia Paterniti Mastrazzo-Adornetto e il comune di Tortorici.
Nel corso dell’ultimo consiglio Cinzia Conti Mica aveva chiesto di rinviare la riconferma del piano di alienazione degli immobili comunali e aveva presentato in merito un emendamento. Tale documento prevedeva di togliere dal piano di alienazione un immobile non di proprietà del comune e anche l’ex biblioteca in via Romanò da destinare a sede dell’Itet. “L’emendamento – dice Cinzia Conti Mica – è stato rifiutato perché mancavano i pareri tecnici ed è stato votato un piano di alienazione bloccando di nuovo l’immobile di via Romanò in modo che non possa essere dato all’ex Provincia. Chiederò la revoca in autotutela del piano di alienazione per l’immobile non di proprietà comunale”.