Sull’emergenza siccità il Sifus propone l’utilizzo immediato delle riserve e denuncia l’assenza del personale preposto al controllo dell’approvvigionamento d’acqua da parte degli utenti.
“La Sicilia è in emergenza siccità e la battaglia di Sifus Confali e Sifus consorzi di bonifica continua – scrivono dal Sifus – nei giorni scorsi il segretario generale, Maurizio Grosso, ha organizzato una conferenza stampa davanti alla prefettura di Catania, rivendicando il prolungamento delle giornate lavorative dei dipendenti 51isti specializzati almeno fino al completamento della stagione irrigua. Una proposta legittima, non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche da quello funzionale”.
“In questo momento di emergenza il lavoro dei dipendenti 51isti è necessario – ha affermato Maurizio Grosso – oltre ad essere funzionale per gli agricoltori della Piana di Catania, il cui lavoro risulta essere fortemente compromesso dalla siccità e dalla rete idrica colabrodo. Abbiamo anche proposto una soluzione al problema al prefetto Silvana Riccio, ovvero quella di utilizzare subito le risorse economiche destinate alle emergenze oltre che quelle idriche risparmiate dal consorzio di Catania nelle pause lavorative del 2017. Non abbiamo ancora ricevuto risposta, ma attenderemo fino alla prossima settimana; dopo di che il Sifus, oltre ad attivarsi con iniziative di lotta eclatante, chiederà l’intervento della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, iniziando una campagna mediatica contro il PD e specificatamente contro l’assessore Cracolici e i deputati catanesi”.
Ma al problema siccità, si aggiunge anche quello della corsa all’approvvigionamento di acqua, in seguito alla richiesta di calamità naturale. “L’acqua presente nei canali e in distribuzione verrà rapidamente utilizzata da un gran numero di utenti – ha affermato Ernesto Abate, segretario regionale Sifus Consorzi di Bonifica – azione non attestabile dal personale acquaiolo preposto al controllo, poiché assente. Il Sifus, prevedendo gli eventi, ha prontamente denunciato i disagi nel corso degli ultimi due mesi. Questi lavoratori non presenti nei tratti di consegna d’acqua agli utenti, non potranno mai redigere una relazione sull’approvvigionamento del servizio d’irrigazione, pertanto gli utenti si sentiranno autorizzati a presentare domanda di sgravio dei tributi versati. Una dichiarazione non contestabile, non essendo presente il personale addetto al controllo che potrà dichiarare il contrario, così si innescheranno perdite economiche da capogiro per le fragili economie consortili”.