Si è concluso il “Siracusa Summer Campus”: nei quartieri Tiche, Akradina, Grottasanta e Mazzarrona, per una settimana, i Giovani per un Mondo Unito (Movimento dei Focolari) e della Gi.Fra. (Gioventù Francescana) hanno organizzato attività, workshop, laboratori per i bambini dei quartieri. Cuore nevralgico del “Campus” sono state le due parrocchie, San Metodio e San Corrado dove i sessanta giovani, provenienti da varie regioni italiane, hanno vissuto un’esperienza full immersion e toccato con mano criticità e problemi dei quartieri.
Momenti salienti sono stati la tavola rotonda “Le periferie, risorsa per la città”, che ha visto protagonisti il parroco di San Corrado, padre Antonio Panzica, l’assessore alle Politiche sociali di Siracusa, Giovanni Sallicano, la presidente della circoscrizione Grottasanta, Pamela La Mesa, la preside dell’Istituto comprensivo “Chindemi”, Pinella Giuffrida, Franco Sciuto, del Movimento politico per l’unità. “Abbiamo conosciuto e toccato con mano – spiega Nicolò Daniele, di Torino – le difficoltà dei quartieri, abbiamo ascoltato chi li rappresenta da un punto di vista amministrativo. Il nostro auspicio è che si avvii un percorso condiviso per dare ai quartieri, ai suoi residenti e soprattutto ai bambini ciò che più serve, perché siano sempre meno periferia e sempre più parte viva della città”. Uno spaccato di Siracusa e delle difficoltà delle sue periferie è stato offerto con il documentario “Siracusa, terra di bellezza e di contraddizioni”, della regista Clara Anicito. Il documentario è visibile sul sito del movimento dei Focolari in Italia: http://www.focolaritalia.it/2017/08/04/documentario-siracusa-terra-bellezze-contraddizioni/
Tra le azioni attuate la pulizia straordinaria del parco pubblico di via Italia 103 (nei pressi della chiesa di San Metodio). “Il parco è privo di manutenzione – spiega il presidente del quartiere Akradina, Paolo Bruno – i giovani lo hanno ripulito. Noi li ringraziamo per il loro impegno e per ciò che hanno fatto per i bambini. In tanti hanno partecipato alle attività che sono state organizzate ed erano contenti”.
Altri momenti salienti, i laboratori “accompagnati” da Ezio Aceti, esperto in psicologia evolutiva e scolastica. Aceti ha definito il campus “un’esperienza straordinaria di socialità. Questi giovani sono aperti all’altro, aperti ai bambini, che hanno storie particolari. C’è una gratuità che incontra la fragilità: quest’incontro crea una società che può riscattarsi. Questi ragazzi entrano nelle periferie e cercano di curarne le ferite”.
Il “campus” ha ospitato le testimonianze di chi è impegnato in prima linea e si spende concretamente, ciascuno nel proprio posto di lavoro o nell’impegno sociale e politico. Il sindaco di Ferla, Michele Giansiracusa, ha raccontato come la sua città vive, in maniera virtuosa, la raccolta differenziata; Sergio Mazzara, siracusano, giovane imprenditore agricolo, ha raccontato la sua “scelta” di approdare in azienda, dopo il percorso universitario e l’impegno per cercare di innescare circuiti virtuosi di un’economia più sana.
Padre Antonio Panzica, parroco di San Corrado ha tracciato le conclusioni: “E’ stata un’esperienza bella costruttiva e positiva. Il campus era ben organizzato: sono contento di averlo ospitato. I giovani che lo hanno realizzato sono stati un grande esempio di solidarietà e di comunione”.
Il “campus” di Siracusa ha raccolto il testimone da Roma, dove 60 Giovani per un Mondo Unito, provenienti da Italia, Siria, Giordania e Costa Rica, hanno operato nella zona del “Serpentone” di Corviale (un chilometro di cemento armato che ad oggi accoglie circa 8500 persone), hanno incontrato il procuratore Michele Prestipino, poi detenuti di Rebibbia ed i giovani della Città dei Ragazzi. Un collegamento hangout tra Siracusa e Roma, ha permesso di unire idealmente e concretamente due esperienze di donazione e di servizio in due grandi e diverse città italiane.
Due feste serali con i bambini e le famiglie, a San Metodio e San Corrado, hanno concluso il “Siracusa Summer Campus”.