Niscemi (Cl): la commissione valuterà le infiltrazioni mafiose al comune
Sarà la commissione nominata dal ministero dell’interno a dover valutare le infiltrazioni mafiosi al comune di Niscemi. Bisognerà che analizzi tutta la documentazione amministrativa e contabile per stabilire se c’è stato il condizionamento da parte di Cosa nostra. Dal canto suo il sindaco si dice sereno.
Da adesso ci sono 90 giorni di tempo per acquisire tutta la documentazione amministrativa e contabile per stabilire se nel comune di Niscemi vi siano state infiltrazioni mafiosa.
La prefetta Maria Teresa Cucinotta, su autorizzazione del ministero dell’Interno, ha nominato la commissione prefettizia per l’accesso agli atti che si è insediata stamane. Uno spiegamento del gruppo interforze composto da carabinieri, guardia di finanza e polizia si è presentato insieme ai commissari stamane in municipio.
Il comune di Niscemi, i cui organi amministrativi sono stati da poco rinnovati, è a rischio scioglimento sull’onda dell’operazione antimafia Polis condotta lo scorso 29 giugno a ridosso del ballottaggio tenutosi quattro giorni prima. Vennero arrestati e posti ai domiciliari, tra gli altri, uno dei candidati al ballottaggio, il sindaco uscente Francesco La Rosa e l’ex assessore della sua giunta Calogero Attardi. L’accusa era voto di scambio politico mafioso.
La Rosa ha sempre respinto le accuse, sottolineando come nelle intercettazioni venisse pesantamente apostrofato dai mafiosi. Il tribunale del riesame ha poi annullato il suo arresto e quello di Attardi (su quest’ultimo però pesa il divieto di dimora a Niscemi), rimettendoli in libertà. L’ex sindaco e l’ex assessore rimangono indagati.
Subito dopo il provvedimento del tribunale collegiale, l’ex sindaco si è insediato nel nuovo consiglio comunale, dove è stato eletto consigliere in qualità di capolista dello schieramento arrivato al secondo posto al ballottaggio.