Consiglio comunale infuocato di oltre 4 ore sull’inceneritore del Mela. Una sala gremita come non mai. All’ordine del giorno c’era l’istruttoria Aia sull’inceneritore.
Non sono mancate le contestazioni spontanee dei cittadini esasperati. Infranto il “religioso silenzio” che si era cercato di imporre in aula.
Il commissario in aula ha ammesso l’errore dovuto ad una non chiara focalizzazione della materia, a pochi giorni dal suo insediamento. Inoltre, si è detto disponibile a conformarsi alla volontà popolare sul NO all’inceneritore. Non sono state specificate, però, quali azioni concrete dovessero essere intraprese.
“E’ divenuto ormai chiaro a tutti il pasticcio della conferenza dei servizi del 19 giugno quando – scrivono dal comitato contro l’inceneritore – con l’assenso del commissario accompagnato dal presidente del consiglio, è stato approvato il famigerato parere istruttorio conclusivo. Un papello di 120 pagine che contiene le condizioni di esercizio dell’inceneritore qualora venisse autorizzato.
Come abbiamo ribadito più volte, si tratta di un PIC molto favorevole ad A2A, che omette le prescrizioni del Piano regionale dei rifiuti, ovvero uno dei principali ostacoli, assieme al Piano Paesaggistico, all’autorizzabilità dell’inceneritore.
Molto positiva è stata la disponibilità espressa da vari consiglieri a confrontarsi con comitati e associazioni per entrare nel merito delle iniziative da intraprendere: staremo a vedere.
Deludente è stata invece la mancata discussione di una delle nostre principali richieste: l’emissione finalmente di un parere negativo sulla Valutazione Impatto Ambientale, cioè sulla vera autorizzazione dell’inceneritore.
In definitiva si sono detti di nuovo tutti contro l’inceneritore, Commissario compreso. E questo è un buon segno, ma non basta, perchè a parole, lo abbiamo visto, son bravi tutti.
Adesso vogliamo atti concreti, e soprattutto che l’Amministrazione si schieri al nostro fianco nella lotta contro l’inceneritore. Noi abbiamo già inviato una istanza di revisione del PIC, dimostrando la sua non conformità al Testo Unico Ambientale ed al Piano regionale dei rifiuti.
Il Comune di San Filippo del Mela la condividerà o continuerà a pasticciare come fatto finora? Una cosa è certa: continueremo a stargli con il fiato sul collo”.