Catania: controlli sul braccialetto elettronico
Dopo neanche due settimane, agenti della polizia anticrimine di Catania hanno eseguito un ulteriore accertamento sui braccialetti elettronici. È stato scoperto così un altro furto di energia elettrica.
Lo scorso 27 giugno, nell’ambito dell’attività svolta da personale della divisione di polizia anticrimine collaborato dall’ufficio volanti per l’attivazione del braccialetto elettronico nei confronti di soggetti sottoposti ai domiciliari.
Gli agenti hanno eseguito un controllo presso l’abitazione del pregiudicato T.T. nel quartiere di Librino. L’alloggio popolare dove scontava la misura cautelare, era sprovvisto di regolare fornitura di energia elettrica ed era allacciato abusivamente alla rete elettrica.
Nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria, si è accertato, tramite verifica degli operatori dell’Enel che, non solo l’abitazione del detenuto agli arresti domiciliari era abusivamente allacciata alla rete elettrica, ma anche quasi tutte le abitazioni dello stabile.
Su 32 appartamenti, solo 4 erano regolarmente alimentati da fornitura di energia elettrica a norma. I restanti 28 risultavano allacciati direttamente alla rete con presa e distribuzione tramite due cavi.
Sono stati verificati quali fossero gli appartamenti alimentati dagli allacci abusivi identificandone i proprietari nei cui confronti si procederà alla denuncia per furto di energia elettrica.
È stato anche accertato uno stato di assoluto pericolo per l’incolumità degli stessi abitanti. I cavi elettrici, infatti, erano scoperti, privi di ogni requisito di sicurezza a tal punto che parte di essi mostravano segni evidenti di bruciature.
Questa condizione avrebbe potuto causare un incendio in qualsiasi momento, come evidenziato in sede di accertamento da parte degli stessi tecnici Enel che a fine verifica hanno distaccato l’allaccio abusivo e ripristinato le condizioni di sicurezza.