Dopo l’incendio del quartiere PIcanello di domenica scorsa, interviene in merito il consigliere della IV municipalità di Catania, Erio BUceti. In particolare, BUceti punta il dito contro la mancata bonifica e il rischio incendi nella sua municipalità.
“I roghi scoppiati finora sono un campanello d’allarme che non può passare in secondo piano – dichiara BUceti – altrimenti la città rischia di vivere un’emergenza incontrollabile. Come consigliere della municipalità di Cibali-Trappeto Nord- San Giovanni Galermo, ho approntato uno schema sintetico delle zone a rischio nella IV circoscrizione. Si tratta delle vie: Benedetto Croce, Sebastiano Catania, Ala, Sabato Martelli Castaldi, Vigne Nuove, Ballo, degli Ulivi, dei Piccioni e molti altri siti invasi dalle sterpaglie .
In questi casi la parola d’ordine è tempestività – prosegue Buceti – perché se esistono i piani di intervento ma poi non ci sono le attrezzature per metterli in atto, allora c’è qualcuno che deve farsi carico di questi ritardi e disservizi inaccettabili.
Le giornate calde che arriveranno nelle prossime settimane purtroppo non potranno che portare con loro altre fiamme. Per questo l’amministrazione non può farsi trovare impreparata”.
Sono questi i motivi che spingono Buceti a chiedere un piano programmatico, con modalità e tempistiche precise, per evitare che nella IV municipalità e nel resto della periferia catanese roghi di vaste dimensioni possano mandare in tilt la viabilità e mettere a repentaglio migliaia di persone.
“Nel nostro territorio – prosegue Buceti – sono decine i luoghi a forte rischio e molto vicini a scuole, chiese, parchi o piazze. Siti caratterizzati anche dalla presenza di discariche abusive. Pattumiere a cielo aperto piene di materiali infiammabili come in via degli Ulivi o nei pressi di via Santa Rosa da Lima. Servono operai, trattori e decespugliatori. Umini e mezzi che finora non si sono mai visti nella IV circoscrizione, con la conseguenza che palazzo degli Elefanti nei mesi scorsi non ha mai provveduto a ripulire le giungle di sterpaglie ed erbacce nelle aree indicate dal sottoscritto. Ettari di terreno mai messi in sicurezza con fasce taglia fuoco di circa cinque metri.”